Il 5 gennaio a Morrovalle presso l’Auditorium San Francesco, ha avuto luogo l’evento di Natale “A child is born”, organizzato dall’Associazione Culturale Corazon Alegre in collaborazione con l’Associazione Solidalcanto.
Con soddisfazione degli organizzatori l’evento ha riscosso un grande successo tra la cittadinanza, che ha partecipato numerosa e con tanta voglia di ascoltare le esibizioni delle due corali morrovallesi dirette dai Maestri Lorenzo Chiacchiera e Guido Alici.
La serata è stata arricchita di significato grazie al suo scopo benefico oltre che artistico. Infatti sono stati raccolti fondi per aiutare un bambino del territorio che necessita di trattamenti medici particolarmente costosi.
Far parte di un coro…
Vorremmo porre l’accento su cosa vuol dire cantare e far parte di un coro. Non è solo esibirsi di fronte al pubblico che ti ascolta durante i concerti o relazionarsi con i compagni di avventura durante le prove (c’è dietro tutto un lavoro personale svolto prima che nessuno conosce, un percorso e un lavoro diverso per ognuno dei coristi), ma è anche relazionarsi con se stessi, con i propri limiti, con il timore di non essere abbastanza, con i propri pregi e difetti, che a volte si trovano riflessi come in uno specchio, attraverso gli occhi e le parole degli altri o, semplicemente, attraverso una risata legata a un momento di allegria, o a una battuta fatta durante le prove, o ancora dietro a sentimenti dimenticati, nascosti e protetti dentro ognuno, che vengono alla luce grazie a un gesto di fratellanza o di amicizia a cui non si era più abituati, all’interno del coro gesti che aiutano quando si è in difficoltà, una difficoltà che non viene fatta pesare ma viene compresa, rispettando silenzi e privacy di ogni cuore.
A volte capita che si crei anche un feeling meraviglioso con alcuni membri del coro,conoscersi pian piano, cambiare l’opinione negativa iniziale su alcuni in particolare e sentirsi e comprendersi con altri, fin da subito a volte senza il bisogno di dire una parola, sentirsi “simili”, percepire il desiderio di aprirsi all’altro in maniera naturale e scoprire che ci sono persone meravigliose che ti stavano aspettando e con cui puoi essere davvero te stesso.
Cantare in un coro significa anche venire a cantare il giorno stesso del concerto con 39 di febbre, prendere una tachipirina, truccarsi, cambiarsi, mettersi al volante e raggiungere gli altri, con l’affanno e di corsa, all’ultimo minuto e, infine, entrare nell’auditorium con un sguardo che se potesse parlare direbbe: “Ho fatto tanti sacrifici per questo concerto e non ci avrei rinunciato per nessun motivo al mondo!”
A conclusione una frase davvero significativa di Ezio Bosso: “La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare!”
Emanuela Ginevra
8 gennaio 2019