Macerata avrà in città una “piccola Abbadia di Fiastra”

Riaprirà a Macerata un importante e storico polmone verde, completamente rigenerato. Si tratta del grande parco di Villa Lauri che, grazie all’accordo di collaborazione firmato oggi tra il Comune di Macerata e l’Università, verrà restituito alla città e messo a disposizione di tutti con molta probabilità a primavera inoltrata.

Presenti alla firma, oltre il sindaco Romano Carancini e il rettore Francesco Adornato, il vice sindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde, gli assessori ai Lavori pubblici e all’Ambiente Narciso Ricotta e Mario Iesari,  il direttore e il presidente dell’Istituto Confucio rispettivamente Giorgio Trentin e Luigi Lacchè.

L’accordo, che si inserisce nell’ambito del “Progetto di restauro, recupero e ristrutturazione edilizio dell’immobile di Villa Lauri, 1° stralcio”, regolamenta l’uso pubblico dell’enorme e preziosa area verde dell’ottocentesca villa, architettonicamente attribuita a Ireneo Aleandri, che Unimc sta ristrutturando e che diventerà la futura sede dell’Istituto Confucio Modello, punto nevralgico per i rapporti con la Cina.

Quello di Villa Lauri è un parco storico, esteso su una superficie di 44.636 mq, dove sono presenti essenze arboree pregiate e di particolare interesse naturale e la ricchezza di tali piante è dovuta alla passione del creatore della villa e del parco, negli anni sede distaccata del manicomio provinciale, poi adibita a ricovero dei soldati affetti da vaiolo e, infine, sanatorio. Tra le piante rare in particolare si trovano sequoie, cedri del Libano, palme, magnolie, pini romani, allori. Al suo interno potrà essere realizzato un percorso ciclo-pedonale di circa un chilometro immerso all’interno del ricco patrimonio botanico.

Citando una frase di Luigi Lacché “Il parco sarà una piccola Abbadia di Fiastra dentro la città”.

18 dicembre 2018

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