In Confartigianato è nato un gigante, 5° in Italia: Marche Sud

È stata ufficializzata lunedì 10 dicembre, la fusione per incorporazione di Confartigianato Imprese Ascoli Piceno e Fermo in Confartigianato Imprese Macerata, con la firma dell’atto notarile da parte dei due Presidenti Provinciali Renzo Leonori e Natascia Troli.

 

Più attenzione al comparto turistico

Grande soddisfazione espressa dai due Presidenti Provinciali per il risultato raggiunto, frutto di un lungo e complesso lavoro di confronto, sinergia e condivisione tra le parti. “L’unione delle due Associazioni – hanno dichiarato i Presidenti, Renzo Leonori e Natascia Troli – oltre a generare importanti economie di scala, saprà offrire a imprese e famiglie servizi su misura, che aumentano con la fusione in termini numerici e qualitativi, nella certezza che potrà contribuire in maniera efficace al rilancio economico del territorio. Il rafforzamento della nostra base associativa e la maggiore rappresentatività ci permetterà inoltre di avere più peso a livello nazionale, consentendoci di stringere ancora di più i rapporti con la Pubblica Amministrazione, la politica e le istituzioni. Da sempre Confartigianato è al fianco dell’imprenditore e della sua azienda, dalla nascita alla gestione degli adempimenti, dallo sviluppo delle tecnologie al posizionamento sul mercato nazionale e internazionale, e grazie a questa fusione saremo in grado di garantire ancora più incisività in termini di presenza e operatività sul territorio. Abbiamo saputo cogliere l’importanza di fare sistema che oggi ci consente di mantenere e migliorare il nostro impegno di rappresentanza delle imprese artigiane e Mpmi, rispondendo in maniera sempre più capillare alle loro esigenze, attraverso strutture efficienti e servizi di qualità. In questa realtà unificata – concludono i Presidenti – manterremo comunque le peculiarità delle province in modo che possono fronteggiare al meglio le problematiche e cogliere le esigenze specifiche di ogni territorio. Una delle attività su cui si concentrerà questa nuova organizzazione associativa riguarda sicuramente il comparto turistico che andremo a sostenere e promuovere su ampia scala, non più solo nelle zone dell’entroterra, ma arrivando a coprire gran parte della costa adriatica, da Porto Recanati fino a San Benedetto del Tronto, con azioni mirate alla crescita e allo sviluppo delle imprese che operano in questo settore.”

 

Marche Nord e Marche Sud

“Con l’avvenuta fusione si conclude il nuovo assetto del sistema Confartigianato Marche – hanno aggiunto il Presidente Regionale Giuseppe Mazzarella e il Segretario Regionale Giorgio Cippitelli – che si baserà quindi su due realtà associative, ovvero Marche Nord e Marche Sud. Una vasta area, quella a Sud, che ci permetterà di attenzionare, in primis, le zone colpite dal sisma, che ricordiamo comprendere ben 138 comuni dell’area interessata delle 4 regioni di cui 85 nella sola regione Marche ed 83 nel territorio di Ap-Fm-Mc, operando direttamente sui territori con un grande vantaggio in termini di tempo ed efficacia. Inoltre, garantiremo una rappresentanzaunitaria a tutela del distretto calzaturiero fermano-maceratese per il quale proprio tra poche settimane verrà formalizzato e ufficializzato il riconoscimento dell’area di crisi complessa, volta a concentrare risorse regionali e statali sul distretto per facilitare il superamento delle difficoltà economiche causate anche dalle conseguenze del sisma”.

 

La nuova realtà associativa 5^ su 110 in Italia

“La nuova Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo – afferma il Segretario Provinciale, Giorgio Menichelli – delinea una realtà associativa che per dimensioni, al livello nazionale, è ora al 5° posto sulle 110 associazioni di Confartigianato. Saranno infatti 8.000 le imprese rappresentate e 9.000i soci pensionati aderenti all’Anap. Un nuovo soggetto sociale che, attraverso le sue 18 sedi territoriali e i 150 dipendenti, sarà al servizio di oltre 15.000 famiglie e 40.000 persone, rafforzando la tutela e la rappresentanza delle numerose categorie seguite, ovvero Alimentare, Autoriparazione, Edilizia, Innovazione Tecnologica, Impiantistica, Moda, Ristorazione e Pubblico Esercizio, Autotrasporto, Benessere, Tatuaggio e Piercing, Artigianato Artistico, Legno arredo, Comunicazione e Servizi, Pulitintolavanderie, ecc. L’unione delle esperienze e delle competenze delle due associazioni darà la possibilità di offrire agli associati servizi altamente qualificati su tutto il territorio interprovinciale, dalla consulenza fiscale e lavoro, all’innovazione tecnologica, export, formazione, credito, ai servizi innovativi come Mepa e fatturazione elettronica,all’accesso ai contributi pubblici fino ai più classici servizi di patronato. Il lavoro artigiano e della piccola impresa è sicuramente il motore del futuro produttivo del nostro Paese e il nuovo assetto interprovinciale dell’Associazione ha come obbiettivo quello di tutelarlo, valorizzarlo e svilupparlo”.

 

Un po’ di statistiche

Basti pensare che le province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo producono il 42,7%
del valore aggiunto regionale, quota che sale al 50,5% se si considera il valore aggiunto prodotto
dall’artigianato. In termini di imprese, nell’area considerata si concentra il 47,3% delle impreseattive delle Marche e il 44,7% dei relativi addetti. Per quanto riguarda le sole imprese attive artigiane, il territorio concentra la metà delle stesse e dei relativi addetti delle Marche (50,9%).

Nel III trimestre 2018 nel territorio che racchiude le province di Macerata, Ascoli Piceno e Fermo sono state 249 le imprese artigiane iscritte, e si è registrata una diminuzione delle cessate di 272 imprese: un saldo negativo di 23 unità, che è però in miglioramento rispetto al saldo del III trimestre 2017 (-42).

Come il resto della regione, quest’area si caratterizza per un importante peso delle Micro e Piccole
Imprese e di artigianato sul totale dell’economia del territorio. Le imprese attive con meno di 10
addetti rappresentano infatti il 95,0% del totale imprese (94,8% la media regionale), quota che sale al 99,6% se consideriamo le imprese attive con meno di 50 addetti (99,5% la media regionale).

Per quanto riguarda l’artigianato, le imprese attive nel territorio interprovinciale sono il 33,9% (20.186) del totale, quota più alta della media regionale (31,5%). Gli addetti nell’artigianato sono 58.959 con il 30,9% del totale a fronte del 27,1% in media nelle Marche.

In questo quadro di cambiamento, sarà fondamentale l’apporto che l’Associazione fornirà allo sviluppo di export e ai processi di internazionalizzazione, proseguendo nelle molteplici azioni di sostegno e garantendo massima assistenza a comparti strategici come ad esempio quello della moda e calzatura.

 

11 dicembre 2018

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