Gli studenti e don Luigi Merola, prete anticamorra

Nel contesto delle uscite didattiche attuate dall’Istituto Comprensivo “S. Agostino”, è stato rilevante un momento davvero interessante, con due protagonisti.

 

Gli studenti e don Merola

Da un lato, gli studenti del P.M. Ricci, riuniti venerdì 30 novembre presso il Cine Moderno di Montecosaro Scalo e, nel giorno successivo, gli alunni dell’Ungaretti, presenti presso l’aula magna del Liceo Scientifico di Civitanova Marche, accompagnati dalla dirigente  scolastica Federica Lautizi e  da numerosi docenti,

Dall’altro lato, un uomo e sacerdote di altissimo profilo morale e culturale: Don Luigi Merola, prete napoletano che, con termine approssimativo viene definito “anticamorra”, ma è innanzi tutto una persona che si spende totalmente per gli altri.

 

Il racconto di don Merola

La sua battaglia per la legalità – ha raccontato – l’ha iniziata da giovanissimo, quando, appena fuori dal seminario, gli venne affidata la cura di una delle tante parrocchie difficili della città partenopea: lo scontro con chi vive al di fuori di ogni regola sociale è stato subito frontale.

Don Luigi si rivolge soprattutto ai giovani, cercando di sottrarre nuova linfa alla criminalità organizzata. La fondazione che presiede, “A voce d’e creature”, opera nel quartiere di Forcella, rione ad alto tasso di contaminazione camorristica. Per la sua attività, ha subìto alcuni attentati e continue minacce di morte, che non hanno però rallentato la sua azione a favore del disagio giovanile.

 

Per i giovani un esempio positivo

La dirigente Lautizi e la prof Pantanetti, organizzatrici degli incontri, sono certe che i giovani abbiano bisogno di esempi positivi e Don Luigi ne è sicuramente l’emblema. Incontri come questi rappresentano dei momenti importanti nella formazione della coscienza dei ragazzi: “Nell’occasione, la nostra scuola ha potuto fornire un valido contributo nel percorso formativo degli studenti, che hanno seguito ogni singola parola di Don Luigi, il quale, con una verve contagiosa, ha saputo trattare temi appassionanti per una platea attenta e composta. Incontri di questo tipo sono un ottimo strumento aggiuntivo che va al di là della normale didattica, nella speranza di formare generazioni di giovani sensibili ai temi della legalità e della cittadinanza attiva”.

4 dicembre 2018

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