Per comprendere la storia è indispensabile la corretta datazione degli avvenimenti che hanno influito su popoli e nazioni: guerre, rivoluzioni, epidemie, variazioni climatiche, fenomeni tellurici, cataclismi, diluvi, alluvioni, carestie e l’affermarsi di nuove religioni e/o mitologie.
Calendari
Le datazioni vanno riferite ai vari calendari: Romano, Ebraico, Cinese, Babilonese, Attico, Persiano, Celtico, Egizio, Indiano, Maya, Induista, Islamico…1 La conversione delle date è difficoltosa, con probabili errori di calcolo. Gli antichi romani non si sottrassero al fascino di imporre il proprio nome a un calendario, ci sono così il Calendario di Romolo, quello di Numa Pompilio e di Giulio Cesare. Arriva poi il calendario Ecclesiastico: dalla nascita di Cristo (la data è desunta e messa spesso in discussione). Per avere delucidazioni sull’età del mondo o almeno sulla fondazione di Roma, ho consultato “Cronologia Universale… che facilita lo Studio di qualunque Storia…” Venezia 1707, opera del F. M. Coronelli – Bergamo 1650 -1718 (vedi La rucola n° 243 – https://www.larucola.org/2018/11/02/la-prima-enciclopedia-e-dellitaliano-vincenzo-maria-coronelli/); testi originali in corsivo.
Età del mondo?
Francesco Maria Coronelli, asserisce che i Cronologisti dividono l’Età del Mondo in sette: La prima delle quali è detta Infanzia; la II Puerizia; la III Adolescenza; la IV Gioventù; la V Virilità; la VI Vecchiaia e la VIl ne’ Sacri Libri è chiamata Novissima tempora. Nella prima Età del Mondo è stato compreso il tempo dalla Creazione fino al Diluvio Universale, tra Adamo e Noè, in che tutti gli Autori convengono, però non tutti s’accordano nella di lui durazione. Poi riporta la tabella: “Opinioni de’ più famosi Cronologisti della durata del mondo dalla sua creazione alla Nascita di Gesù Cristo…”. In questa pagina Coronelli passa in rassegna ben 108 autori che sostengono date diverse: dal 5984 al 3486 e amaramente scrive: Oltre i precitati Autori vi sono ancora diversi altri che variano nel numerare gli anni dalla creazione del Mondo fino alla Nascita di Cristo… o ne registrano di più o di meno… tot capita, tot sententiae… ben spesso si con-tradicono da soli…”.
Tranquillo, caro Francesco Maria Coronelli, nel 21° sec. le cose sono peggiorate: si può negare l’evidenza.
Epoca della Fondazione di Roma
Sempre dalla “Cronologia…”. Per i Romani, e non solo per essi, si datava dalla fondazione di Roma “ab urbe condida”, anche dagli Autori Ecclesiastici. Però sarà fruttuoso il qui descrivere i varj sentimenti. Quando e da chi fu fondata Roma? si chiede Coronelli e crede utile riportare le opinioni di vari Autori degni di fede:
1 – Antigono, antichissimo Scrittore delle cose d’Italia, afferma che Roma fosse fabbricata da Romo figlio di Giove nel Monte Palatino.
2 – L’Autore dell’Istoria Cumana riferito da Plutarco vuole che i Pelasgi ne fossero i Fondatori.
3 – Alcuni attribuiscono agli Aborigini questa gloria.
4 – Altri a molti Greci… da quali fù chiamata Roma, dalla voce greca Romin che significa Fortezza…
5 – Altri dai Latini, che la chiamorno Valentia, dal valore degli Abitanti.
6 – Vi è chi asserisce che sia stata costrutta da Romo, figlio d’Italia.
7 – Plutarco… ne fà Autore Roma figlia del Rè Italo che denominò l’Italia.
8 – Da altri viene dichiarato Fondatore Romo Figlio di Elettra.
9 – Cefalone Gergizio disse che i Trojani ne furono gli Edificatori… 2 anni dopo la guerra di Troja e che Roma fosse chiamata da Romo figlio di Enea
10 – Per Sesto Pompeo, Romo non era figlio di Enea ma suo Compagno.
11 – Gli Scrittori, che trattano dei Sacerdoti Argivi, citati da Dionisio nel lib. 1, l’affermano fabbricata da Enea e Ulisse.
12 – Dimaste Sigeo e altri nè danno il vanto a molti Trojani, che… vennero alle foci del Tevere.
13 – Lo stesso affermorno Aristotile, Eraclide, Lemnio ed altri Greci.
14 – Xenagoro la fa edificata da Romo o Romano figlio d’Ulisse e di Circe.
16 – Dionisio Calcidense da Romo figlio d’Ascanio, figlio d’Enea,
16 – La più sana e più abbracciata opinione è che sia stata costruita da Romolo, figlio d’Ilia, o di Rea; il quale secondo Eutropio, latrocinando coi Pastori in età di 18 anni fabbricò una picciola Città nel Monte Palatino al XII delle Calende di Maggio nel 4° anno della VI Olimpiade (753), come registrano il medesimo Eutropio ed Orosio.
17 – Dionisio Alicarnasseo e Solino, però vogliono che questa Città avesse i suoi primordj nell’anno 1° della VII Olimpiade (752). Le quali 2 sentenze poco tra di loro discordano e sono le più approvate di tante, che vengano addotte.
Sul Gianicolo tutti concordi, un po’ meno sulla data. Anche la data della fondazione di Roma suscita perplessità. Dagli immensi studi del sapiente Coronelli dobbiamo desumere che sono molti i dati da valutare; il giudizio finale deve essere guidato dalle conoscenze e dal buon senso. Diffidate dai saccenti pieni di certezze e di verità assolute perché “è così!”, commiserando quanti vivono nel dubbio di non aver sviscerato completamente l’argomento.
Nota 1 Chiediamo scusa se tralasciamo il Calendario rivoluzionario francese e quello rivoluzionario sovietico: hanno avuto vita precaria.
Nazzareno Graziosi
2 dicembre 2018