Le opere di Nino Ricci in esposizione a Macerata

Si terrà presso la “Galleria Staffolani 1927”, in via Trento n° 31 a Macerata, una esposizione di opere del Maestro Nino Ricci. L’inaugurazione sarà per venerdì 23 novembre alle ore 18:00; la mostra sarà visitabile nei giorni di lunedì (16:00/19:30), sabato (9:00/12:30) e dal martedì fino al venerdì (mattino 9:00/12:30 – pomeriggio 16:00/19:30).

Per informazioni 333.9348272 – info@luigiricci.it

 

Per conoscere meglio il Maestro Nino Ricci ne presentiamo una breve ma intensa nota biografica.

 

Pittore e incisore

Nino Ricci (Macerata, 1930) è un pittore e incisore di lunga e ricca esperienza, tuttora attivo a Macerata. Ha studiato incisione all’ Istituto Superiore di Belle Arti di Urbino (la “Scuola del Libro”) e scenografia all’Accademia di Belle Arti di Roma. Borsista al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha conseguito la specializzazione come costumista cinematografico ed è stato in seguito docente di Decorazione pittorica, Disegno architettonico e Storia dell’Arte in Istituti d’arte e Licei Scientifici.

 

La sua arte

Dall’inizio degli anni ’50 a oggi, numerose mostre personali e collettive hanno contribuito a far conoscere e apprezzare in varie città d’Italia e all’estero la sua attività, in gran parte costituita da dipinti a olio e da opere dal carattere ibrido e sperimentale, realizzate nei più diversi materiali (carbone, sabbia, acrilici e cartapesta), oltre a lavori su carta eseguiti con l’acquerello o con tecniche miste, insieme a acqueforti, litografie e serigrafie. Legato al territorio maceratese, Ricci si lascia ispirare dai colori tenui e dalle forme semplici e ordinate dei paesaggi agricoli e urbani; ma condivide anche la eredità culturale e civile dei suoi luoghi, di cui apprezza e, in parte, condivide il carattere umile e riservato degli abitanti. Egli esalta, da un lato, la «lampeggiante» chiarezza, sincerità, intelligenza del tratto di Arnoldo Ciarrocchi e, dall’altro, le geometrie che consentono a Osvaldo Licini di «vivere in provincia e spaziare nell’universo». Curioso per indole e formazione, integra la propria esperienza anche con spunti tratti da dipinti di Paul Klee, Jean Fautrier, Caspar D. Friedrich e persino di Giorgio Morandi, dal quale, tuttavia, tiene molto a distinguere il proprio linguaggio.

 

Le rassegne

Considerato uno dei maestri dell’incisione contemporanea, ha rappresentato l’Italia, e in particolare le Marche in occasione d’importanti rassegne – Incisori Contemporanei (Graz, 1988), Dalla traccia al segno. Incisori del ’900 nelle Marche (Ancona, 1994; Budapest, 1995), Festival de la Gravure (Diekirch, 2004; 2018) – e ha illustrato libri d’arte, tra cui Sei rilievi di Nino Ricci e una poesia (Possibilità) di Wislawa Szymborska (poetessa premio Nobel 1996), Edizioni “All’insegna del pesce d’oro” (Milano, 1993); Imitazioni (cinque poesie di Leonardo Sinisgalli e cinque acqueforti di Nino Ricci),  Edizioni “la Pergola” (Pesaro, 1996), e, più di recente, L’acqua domestica, testi di Eugenio De Signoribus, “Cento Amici del Libro” (Milano, 2008). Alla carta, suo supporto privilegiato, è dedicato inoltre il volume In Chartis Fabriano, curato con Luigi Teodosi (che include anche un testo di Vanni Scheiviller), per le Edizioni “Cartiere Miliani” (Fabriano, 1992).

 

Le monografie

Negli ultimi anni, la pubblicazione di due esaurienti monografie (Nino Ricci. Opere pittoriche 1957-2002, a cura di Giuseppe Appella, Roma, La Cometa, 2003; e Una poetica della vita, a cura di Lucio Del Gobbo e Luigi Ricci, Associazione Culturale Centofiorini, Civitanova Marche Alta, 2018) ha permesso di confermare e valorizzare la ricchezza, anche storica, della sua opera. Nel 2013, per iniziativa del Comune di Macerata e dei Musei Civici, è stata organizzata a Palazzo Buonaccorsi una vasta antologica e un catalogo dal titolo Nino Ricci. Le metamorfosi della geometria. Opere dal 1957 al 2013.

21 novembre 2018

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