Progetto “Sicur@mente Web”: i rischi per i minori su internet

I giovani e l’utilizzo responsabile della rete sono al centro di “Sicur@mente Web”, un percorso di prevenzione attivato grazie al contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento politiche antidroga e realizzato dalla Pars Onlus. Il progetto, della durata complessiva di 24 mesi, mira a sensibilizzare i minori circa i rischi della rete per favorire un uso controllato e consapevole del web, per la conoscenza dei rischi che dietro di essi si celano e la prevenzione del cyberbullismo. Gli stessi interventi sono attivi anche nei territori delle regioni Lombardia ed Emilia Romagna attraverso la collaborazione con la Pars onlus e con la Fondazione Nuovo Villaggio del Fanciullo.

 

L’intervista

Cinque domande a Rossella Mastromauro, psicologa e psicoterapeuta e Valentina Gatti, assistente sociale Pars onlus:

Come è nata l’idea di questo progetto?

Abbiamo partecipato al bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento politiche antidroga, per indagare sulle nuove dipendenze comportamentali dall’utilizzo di internet e sui rischi da uso inappropriato delle nuove tecnologie, molto frequenti tra gli adolescenti e gli adulti. Non c’è una corretta informazione, per questo motivo abbiamo deciso di lavorare su una tematica che ci sta molto a cuore, con una modalità sana e positiva. Parlare di sicurezza e di comportamenti adeguati online ad ampio raggio significa attivare una rete collaborativa tra giovani e adulti: famiglie, agenzie educative e istituzioni. Gli interventi si svolgeranno anche presso le associazioni sportive, i centri di aggregazione e le parrocchie, contaminando la città e i suoi contesti educativi attraverso incontri informativi e di sensibilizzazione sull’uso positivo di internet.

Quali sono state le prime fasi di avviamento del percorso?

Dopo un’approfondita ricerca della problematica, abbiamo strutturato insieme al dott. Giovanni Di Giovanni una rete di informazioni e abbiamo creato un questionario ad hoc da sottoporre ai giovani della fascia d’età 11-18 anni. Sono questionari qualitativi attraverso cui indagare le abitudini dell’uso di internet, del cellulare e dei social, stilato sulla base di quelli già utilizzati da Eurispes e Telefono Azzurro, dati equiparabili su scala nazionale. Per la fascia d’età 11-13 si è scelto di operare nelle scuole secondarie di primo grado, per 13-18 si è scelto di indirizzare l’intervento nei centri di aggregazione, negli oratori, nelle associazioni sportive.

Chi sarà coinvolto nel progetto?

La squadra di lavoro è composta da Nicoletta Capriotti, presidente Pars e coordinatrice del progetto, Rossella Mastromauro, psicologa e psicoterapeuta, Valentina Gatti, assistente sociale, Laura Baiocco, psicologa e psicoterapeuta, Ludovica Cesari, psicologa, Giovanni Di Giovanni, medico psichiatra, Alessandra Palanca e Andrea Di Giangiacomo, amministrativi. A novembre continueremo con i questionari e inizieremo gli incontri formativi negli istituti comprensivi aderenti: scuola media “Mestica” di Civitanova Marche, Istituto Sant’Agostino di Civitanova Alta, “Ungaretti” e “Matteo Ricci” di Montecosaro, Istituto comprensivo Via Piave di Morrovalle, “Raffaello Sanzio” di Porto Potenza e la Lucatelli di Tolentino. Saranno coinvolti 1100 studenti nelle scuole e 350 ragazzi e ragazze nei centri di aggregazione e associazioni. L’azione di sensibilizzazione, a partire al coinvolgimento degli Assessori alle Politiche sociali e giovanili, verrà sviluppata anche a Monte San Giusto, Recanati, Porto Recanati, Tolentino, Corridonia, Sarnano e San Ginesio.

Quali saranno le prossime azioni da realizzare?

Gli incontri informativi e di sensibilizzazione sull’utilizzo positivo del web e un laboratorio nelle scuole dal titolo “Reporter per un giorno” che si svilupperà in tre incontri. Gli studenti realizzeranno un’intervista da proporre agli adulti. Ogni sezione produrrà una o più interviste su un tema specifico: la comunicazione, il gioco, la musica, gli acquisti e la mia città. Ci saranno modalità differenti per lo sviluppo dell’intervista: la classica intervista con carta e penna, video-intervista, video musicale, articoli fruibili per il web. Gli studenti saranno affiancati da un professionista informatico e un musicista. Alla fine del percorso laboratoriale e didattico, ci sarà un evento finale in ogni scuola, dove gli studenti terranno un convegno e gli elaborati verranno condivisi su un blog dedicato a questa esperienza progettuale.

Quali sono stati i primi risultati e le prime risposte dei ragazzi?

Non hanno un limite di utilizzo, né di orari né di tempo. Non c’è alcuna condivisione con gli adulti, utilizzano il web da soli. Il nostro obiettivo è di sensibilizzare il mondo adulto a dialogare con i giovani per trovare una modalità di comunicazione più vicina ai ragazzi e alle ragazze.

9 novembre 2018  

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