Ci sono ancora alcuni giorni utili per iscriversi al 36° anno della Scuola di Dizione Lettura e Recitazione del Minimo Teatro, le lezioni ufficialmente inizieranno il 7 novembre, giorno che coinciderà con il 60° compleanno del direttore Maurizio Boldrini, anche se nel mese di ottobre sono già iniziate le lezioni di Ingegneria Umanistica, destinate agli allievi veterani, il laboratorio su “La lezione” di Ionesco e gli incontri per docenti su “La lettura – ieri oggi domani” con il patrocinio del Comune di Macerata.
Dott. Boldrini, sessanta anni e trentasei di teatro, quota cento è vicina!
L’arte non va in pensione, è una condanna a vita, per la vita.
E questa vita è bella?
Rispondo con le parole della mamma di un poeta: “Sì, bella … da morire”.
In tutti questi anni cosa ha compreso dell’universo “teatro”?
Potrei fare un lungo elenco di ricerche e risultati, ma l’importante non è ciò che si è compreso bensì ciò che ancora non si comprende, volano formidabile per continuare il viaggio insieme con gli allievi, ogni nuovo viaggio è la continuazione del precedente: indagine costante, ogni “scena” costruita apre a una nuova meta.
A proposito, quante “scene” avrà costruito in questi 36 anni?
È come chiedere a un gommista quante gomme ha cambiato! Comunque un numero sufficiente per farci il viaggio del mondo almeno tre volte, oceani compresi.
Qual è la miglior dote di un allievo?
Non c’è una dote in assoluto, ciò che vale per una persona non è detto che valga per un’altra, posso solo dire ciò che preferisco io, potrà sembrare una piccolezza ma per me l’importante è che sappia prendere appunti, il diario di bordo per me è strumento fondamentale di navigazione.
E il peggior difetto?
Essere troppo affezionati al proprio pensiero, ciò vale per l’allievo e per il maestro.
Qual è il tema base di questo nuovo anno di corso?
Stiamo andando verso uno studio sempre più personale, ci sarà un teatro per ogni partecipante, per capirci: la biografia, ecco il tema, per far affiorare segni che possano essere indicativi per tutta la classe, con la fondata speranza che possano essere indicativi anche per l’essenza di quella che chiamiamo “umanità”.
Programma ambizioso!
Direi modesto, poiché inizialmente la didattica prevede: corretta pronuncia, lettura espressiva, dinamiche base del gesto, del movimento, dell’azione, recitazione in versi, rapporto voce-musica, scrittura drammatica e poetica, ecc. insomma solo dalla base, dalle materie, dalla modestia paziente dello studio, potremo guardare verso l’altezza della conoscenza.
Per informazioni: 347 1054651.
Per le iscrizioni è necessario presentarsi per appuntamento al Minimo Teatro, in via Borgo Sforzacosta 275 – Sforzacosta di Macerata.
30 ottobre 2018