Notizie vere, curiose e divertenti: “La rivalsa del carradore”

Da un motto proverbiale scaturisce un aneddoto: “Póco càscio, póco sand’Andò” (Poco mi dai tu, poco ti do io – oppure ti rendo pan per focaccia). La spiegazione va ricercata nell’avarizia di un contadino che si rivolse a un facòcchju (costruttore di carri, carradore) per la completa riverniciatura del proprio biroccio. All’atto del contratto si stabilì il pagamento in natura. Il contadino, impegnandosi a fornire le pattuite forme di cacio, raccomandò all’artigiano il buon rifacimento dei motivi decorativi e, soprattutto, che la figura di Sant’Antonio, nella tavola anteriore del carro, fosse ridipinta in grande formato e con i colori più accesi. Il carradore iniziò il lavoro con la pulitura e con la stuccatura delle superfici, continuò con il dare le tinte di fondo e lasciò per ultima l’opera impegnativa della raffigurazione del santo. Intanto, puntuale alle scadenze convenute, il contadino portava le sue forme di formaggio; poteva così seguire, con segreto compiacimento, il procedere dei lavori. Il fatto fu che il tirchio contadino, volta per volta, consegnava il formaggio in forme molto ridotte rispetto alle usuali. Questo provocò il risentimento e la conseguente vendetta dell’artigiano. Costui, infatti, giunto a por mano alla tavola anteriore vi dipinse sopra, in tutta fretta, un Sant’Antonio piccolo e sbiadito, che contrastava vistosamente con l’accuratezza e il cromatismo dei dipinti precedentemente eseguiti. Alla vista della immagine striminzita e banale del santo il contadino andò in bestia e, imprecando, chiese conto al carradore di questa palese inadempienza del contratto, offensiva pure verso il venerabile santo. Tranquillamente, lu facòcchju gli fece osservare: “Póco càscio, póco sand’Andò!

28 ottobre 2018

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