Simboli politici usati come Cavallo di Troia

Leggo sempre La rucola e me la gusto con gran piacere. Nel n° 242 a pagina 26 i due bravi e simpatici autori dell’articolo sono incorsi in una svista.

 

La trappola

Sulle elezioni del 1948 hanno scritto che la DC si era presentata con il simbolo dello scudo crociato e il PCI con quello del ritratto di Garibaldi al centro di una stella. Ora il PCI aveva la falce e martello su fondo rosso mentre l’altro simbolo (Garibaldi e la stella) era stato creato proprio dal PCI, con tutti uomini suoi come candidati, senza che nessuno sapesse che dietro c’era il PCI, nella speranza che con Garibaldi e la stella avrebbero potuto attrarre i monarchici, delusi dal risultato del referendum, e che pure altri, stanchi della solita politica, sarebbero stati disposti a votare quella nuova e inedita formazione.

 

Guareschi e lo smascheramento

Qualche mese prima delle elezioni Giovannino Guareschi, sì proprio lui l’autore di Don Camillo, che stava facendo una forte campagna elettorale contro il PCI, scoprì l’altarino e lo pubblicizzò sul giornale che lui stesso dirigeva. Il lupo, che voleva mangiare Cappuccetto rosso truccato da nonnina, anzi da Garibaldi, era stato scoperto e a fare da cacciatore nei suoi confronti furono, poi, gli elettori che non cascarono nella trappola tesa con tanta maestria.

 

Il manifesto… double face

Quanto da me detto è storia ed è riportato dalle cronache di allora e nei vari libri, alcuni dello stesso Guareschi, che oltre il Don Camillo ha scritto tanto altro e che, con un famoso manifesto (sembra Garibaldi ma capovolgendolo appare Stalin: il doppio volto!) e una serie di barzellette, veramente caustiche e intelligenti (uomini comunisti da lui disegnati con tre narici e donne con tre seni, perché diversi, secondo lui, dalle persone normali) ha contribuito alla sconfitta del Partito Comunista. Ho scritto ciò non per fare politica, ne sono fuori da più di cinquant’anni, ma solo ed esclusivamente, per riportare un pezzo di cronaca, forse sconosciuto a molti, ma che ha avuto un gran peso sulla storia italiana.

Cesare Angeletti

27 ottobre 2018

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