Una donazione preziosa alla Mozzi Borgetti. Da oggi infatti il ricchissimo patrimonio della biblioteca comunale si è arricchito di oltre 4.000 volumi, in prevalenza storici ma anche di lettura e su tema religioso, donati dalla famiglia del defunto professor Sandro Petrucci.
Questa mattina nella Sala degli Specchi ad accogliere familiari, colleghi e amici dello studioso – presenti la mamma Graziella Dini, la sorella e il fratello del professore Susanna e Giuseppe Petrucci e per l’Istituto Agrario il professor Claudio Caproli – c’erano il sindaco Romano Carancini, il vice sindaco e assessore alla Cultura Stefania Monteverde e l’ex direttrice dell’Istituzione Macerata Cultura, Alessandra Sfrappini da pochi giorni in pensione.
“C’è un elemento, o meglio un sentimento – ha detto il sindaco Carancini dopo una breve prolusione ad opera della Sfrappini che ha tratteggiato un breve ricordo di Petrucci – a cui attribuisco importanza ed è la generosità e in questo senso il mio sentito ringraziamento va alla famiglia del professor Petrucci per questo gesto bellissimo che è una scelta di qualità. Quando qualcuno si spoglia di un tesoro familiare per condividerlo diventa un modo per sentirsi dentro una comunità pubblica”.
“Il fondo – ha detto l’assessore Monteverde sottolineando anche il rapporto che Petrucci ha avuto con i suoi studenti – sarà una grande opportunità. Grazie per questa donazione che va a implementare un patrimonio pubblico”.
La sorella, Susanna ha voluto ricordare le motivazioni alla base della donazione: “Donare i libri alla Mozzzi Borgetti – ha detto – ci è sembrato un modo per soddisfare la volontà di Sandro e un modo per far continuare il suo lavoro”.
Sandro Petrucci era professore d’italiano dell’Agraria di Macerata, grande appassionato e studioso, aveva compiuto studi medievisti a Pisa sotto la guida del maestro Marco Tangheroni, per poi tornare a Macerata a insegnare alle scuole superiori. La sua vita è stata segnata in maniera indelebile dall’interesse per gli studi approfondendo diverse tematiche: dall’insorgenza nelle Marche contro Napoleone a Leopardi. Si occupò anche dell’allestimento di alcune mostre come quelle dedicate a padre Matteo Ricci e al genetista Nazareno Strampelli. Forte il suo impegno anche a scuola dove organizzò una serie di incontri per l’anniversario della Grande guerra e interessandosi ad alcune vicende storiche riguardanti l’istituto in cui lavorava. Petrucci organizzò anche convegni e mostre in contesti extrascolastici, collaborando con emittenti radiofoniche e riviste, senza però mai perdere di vista il suo ruolo di docente e di educatore.
Nella foto: familiari e amici del professor Sandro Petrucci con il sindaco Carancini e l’assessore Monteverde oggi nella Sala degli Specchi della Biblioteca Mozzi Borgetti
13 ottobre 2017