Quando
“gli argini della malinconia
cedono alle lusinghe della sera” (1)
…rimembro.
La canicola dei meriggi
e il sordo grattar di
cicale… tra nodosi
secolari ulivi.
Arse:
la pelle e la gola,
cercavan fatui
refrigeri.
Udivo la risacca
del vicino mare.
Tra ventagli di nuvole
vincea il sole:
e l’olezzar di zagara
e gelsomini!
Saudade
di quel tempo!
Posseduta dal fascino
d’inebrianti essenze e
reminiscenze di quell’essere:
Anfora,
tempio di vita!
Tempio del lontano
passato…
del Mongibello e dei
vicini Ciclopi di Ulisse!
Saudade.
(1) Michele Gentile – Aforisma
11 settembre 2018