La storia nascosta del popolo Piceno: Laurentum o Loreto?

Cari lettori, permettetemi per una volta di scrivere in prima persona perché vorrei trattare di un argomento, la ricerca storica, che non mi è consono (non sono un ricercatore storico) ma di cui sono impregnato ormai da anni di letture e di pubblicazioni.

 

La favoletta dei Troiani

Non mi occupo direttamente di ricerca storica però mi piace fare 2 + 2 (come la ricercatrice Simonetta Torresi) una somma che so deve riportare sempre 4. Né mi piacciono le storie quando sono costellate di “potrebbe”, “sarebbe” e di “forse”. Arrivo al dunque. A me, questi Troiani che sbarcano sulla costa del Lazio e trovano la bella città di Laurentum… ebbene sì, ammetto che mi puzza. Ma proprio tanto. Perché? A parte il lungo giro fatto dalle navicelle troiane di cui ho già scritto e che non ripeto, a parte che la zona costiera del Lazio a quei tempi era paludosa e inospitale… c’è un fatto che mi lascia ancor più perplesso: gli storici e gli archeologi dicono che potrebbe stare… che forse sta… (sotto la villa di Plinio) ma che, in definitiva, non sanno proprio dove metterla perché non l’hanno trovata.

 

L’Eneide di Annibal Caro

Eppure qualcuno l’ha descritta con dovizie di particolari sull’Eneide, descrizione sconosciuta perché il testo tradotto da Annibal Caro, a parte le prime copie, era stato… diciamo “dimenticato” perché “oscurato” o, meglio, del tutto “cancellato”, finché un nostro collaboratore, il dottor Nazzareno Graziosi, lo ha riscoperto. Sono i versi dove si parla di Laurentum che aveva “più di cento colonnati … ai portici d’intorno carri, trofei, catene, elmi e cimieri et securi e carrozze e scudi e lance et rostri di navili e ferri e sbarre … e c’era il Re Pico seduto… in habito succinto e con la verga che fu poi di Quirino e con l’Ancile.

 

La descrizione

Questo è solo un estratto di molti versi che erano perduti. “Cento colonnati e portici intorno ai quali stavano carri (sappiamo ormai tutti che i Piceni, chiamiamoli Salii, erano dotatissimi di carri mille anni prima che fosse Roma e ne erano talmente dotati che si potevano permettere il lusso di seppellirli con i loro guerrieri e i Salii non stavano nel Lazio, perché le vie Salarie, tre, sono nelle Marche), e prede di guerra compresi i rostri di navi (navi che attraccavano a una costa paludosa? o, trasportate dalle correnti marine attraccavano altrove? [grazie! di nuovo al dottor Nazzareno Graziosi per le sue ricerche sulle correnti marine del mare Adriatico]); e ancora simboli Salii, il lituo e l’ancile: la verga e lo scudo sacro.

 

Costoro dove stavano?

Allora, questa gente stava nel Lazio o nel territorio piceno compreso tra Ancona e il teramano? Propendo per questa seconda ipotesi, confortato dai ritrovamenti archeologici, più che abbondanti in queste zone, che sono i testimoni di una popolazione guerriera e ricca che aveva un controllo totale sui suoi luoghi: ogni colle un centro abitato e, sotto, una necropoli. Il controllo del territorio si esercitava a quei tempi visivamente, dalle alture: da lì potevi vedere l’avvicinarsi di eventuali estranei, sia via terra che, soprattutto, via mare.

 

Luogo di osservazione privilegiato

Sappiamo che ancora oggi le correnti marine dell’Adriatico convergono tutte sulla costa che va da Numana fino a Porto San Giorgio, ragion per cui gli sbarchi di navi avvenivano in questo tratto di costa. Uno dei luoghi di osservazione privilegiati mi sono reso conto che si trova a Loreto: da qui si spazia lungo tutta la costa. Poteva un posto così importante sfuggire ai Salii?

 

Qual è la verità?

In Lazio non si trova Laurentum. Nelle Marche c’è Loreto.

Dicono che in Lazio ci fosse Laurentum. Dicono che nelle Marche non ci fosse Loreto.

Già, perché gli storici dicono che Loreto sia nata verso la fine del 1290 d.C., pur se ci sono documenti del 1180 ad attestare che lì ci fosse una chiesa: Sancta Maria de Laureto. Vedete? C’è qualcosa che non porta… come si fa a dire che lì sopra prima del 1290 ci fosse il niente quando documenti dicono il contrario? Eppure un luogo così strategico è possibile che sia sfuggito all’attenzione dei Salii? Eppure Santa Romana Chiesa lì sopra ci ha costruito un edificato grande come una città… sappiamo anche che gli architetti costruivano sopra terreni stabilizzati da precedenti costruzioni e sappiamo pure che assai spesso i templi venivano eretti sopra altre costruzioni come a voler nascondere o assoggettare simboli precedenti. Cosa ci sarà sotto la Basilica di Loreto? I resti di un palazzo dalle cento colonne? Quello visto dai Troiani dopo essere sbarcati, grazie alle correnti marine, proprio lì sotto? Di sicuro c’è la storia nascosta del popolo Piceno.

Fernando Pallocchini

3 settembre 2018

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