Lettera che pesa
e che batte in me,
che non ha detto
ritorno, sorriso.
Fingo d’essere distratta.
Fingo di non avere
nulla da domandare.
Lettera che stabilisce
il grado della mia confusione,
di ogni mia bugia,
di ogni verità ostentata.
Non domando che piccole cose,
calate oltre a questo muro
nel mio sapere
e nella mia identità.
Cerco un chiarore,
svuoto dei sorrisi
per fermare il sentore,
l’ascesa,l’aspettativa.
E il messaggio,
che non arriverà mai in me,
come un profumo qualsiasi.
24 agosto 2018