Roma: un Ordine del Giorno rimette in discussione la Legge Bolkestein

L’onorevole maceratese della Lega Tullio Patassini è tra i firmatari del documento che conferma l’impegno assunto nei confronti di balneari e ambulanti relativamente alla cosiddetta Legge Bolkestein.

La norma, recepita dall’Italia nel 2010, ha avuto effetti epocali: invece di garantire la libera circolazione dei servizi tra i vari Paesi europei, ha portato all’obbligo di rimessa al bando per alcune concessioni pubbliche. Una interpretazione che ha visto contrario lo stesso Frits Bolkestein, l’ex commissario europeo che la direttiva l’ha pensata e realizzata.

 

Forte segnale sulla Bolkestein

Afferma l’On. Patassini: “Si attendeva un segnale forte sulla Bolkestein e lo abbiamo dato con l’ordine del giorno accolto dal Governo durante l’esame del D.L. Dignità: un passo significativo per superare una direttiva europea che penalizza in primis un settore strategico come il turismo. I nostri imprenditori hanno investito e investiranno molto per rendere attrattiva la propria offerta, ma hanno bisogno di chiarezza per programmare e lo stesso Bolkestein ha confermato che le concessioni balneari sono beni e non servizi. Il governo PD ha ottusamente continuato nell’errata interpretazione e, se non corressimo ai ripari, ci ritroveremmo bloccato un volano economico fondamentale con inevitabili conseguenze anche sul piano dell’occupazione il che è disastroso in particolare nelle Marche, già fortemente provate da crisi e terremoto”.

 

Rimandare la direttiva al mittente

La conferma della volontà del governo di agire concretamente al riguardo arriva direttamente dal ministro del turismo Centinaio: “La legge Bolkestein da settembre la rimandiamo in Europa. Facciamo partire con il ministro Savona e con il ministro Stefani un tavolo per restituire al mittente la direttiva che sta ammazzando i nostri balneari e il nostro turismo”.

4 agosto 2018

 

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