Frana il tempo
nelle mani e nei pensieri,
nel silenzio
di viaggi sospesi
in questo arrancare.
Rovisto il passato
al disfarsi di sogni estivi,
mentre il treno indifferente
rulla sulle rotaie
prima che arrivi l’inverno.
Cadenze giornaliere
imprigionano assenze e ritorni
nell’accumularsi
di stagioni sfuggenti,
di orologi in ritardo.
Trascino il mio tempo
tra immobilità e attesa
restando a osservare
scarpe consumate,
a contare promesse ingannevoli.
2 agosto 2018