In Belgio, dentro un’aula di tribunale un artista belga si è fatto incatenare a un blocco di marmo e, armato di mazza e scalpello, ha cercato di liberarsi. Dopo 19 giorni, durante i quali in diretta streaming su Youtube, così vincolato da una catena lunga tre metri, ha mangiato, dormito, si è lavato e probabilmente ha espletato anche i bisogni corporali, i responsabili dell’aula del tribunale hanno deciso di chiamare un fabbro che ha tagliato la catena liberando i soggetto.
Mikes Poppe voleva dimostrare che non ci si può liberare dal passato (in questo caso, con un aiuto esterno, si è liberato…).
Domande:
1 – è arte?
2- già che stava in un Tribunale… sarà stato condannato a stare per un po’ in gattabuia?
14 luglio 2018