Ennesimo dubbio storico: “Santa Gertrude… stette a Statte?”

Cosa vogliamo supporre con questo articolo? Che i personaggi e i luoghi di cui tratteremo, attribuiti a Francia, Belgio e Germania, potrebbero invece essere appartenuti al nostro territorio.

 

Da Idalberga a Itta a Ida

“Itta” è la versione tedesca del nome Ida, da Idalberga. Il nome Ida è oggi desueto, ma è stato molto diffuso nel Maceratese fino a pochi decenni fa: un caso? Santa Ida, o Itta, era la moglie di Pipino di Landen, quadrisavolo di Carlo Magno e bisnonno di Carlo Martello. Fondò il monastero benedettino di Nivelles, o Nivele o Nijvel (rispettivamente in francese, in vallone e in nederlandese – attenzione alla pronuncia…), luogo che ufficialmente si trova nel Belgio attuale, dove visse i suoi ultimi anni e dove badessa era la figlia Santa Gertrude. Anche Santa Gertrude e suo padre Pipino il Vecchio furono sepolti in questo luogo. Le loro biografie sono tramandate negli Annali Xantenses, Annales Mettenses Priores, Annales Marbacenses, citati da quegli storiografi che contano…

 

La biografia di Santa Gertrude

Noi, più semplicemente, abbiamo consultato la biografia (già citata nell’articolo de La rucola n° 237 relativo alla genealogia di Carlo Magno) di Santa Gertrude (†659): questo testo del 1637 dice che la vita della santa si sarebbe svolta sia nella belga Nivelles, ma anche a Neustadt, in Franconia (attuale Baviera) dove Gertrude si sarebbe rifugiata per evitare un matrimonio. Questa è una incongruenza che divide gli storici e genera molti dubbi sulla veridicità di tutta la storia: c’è chi sostiene siano due omonime e chi invece si tratti della stessa persona. 

 

Punto di partenza: Statte

Lavorando su pronunce e traduzioni dei nomi riguardanti la vicenda abbiamo notato che tutte e due le località (Nivelles e Neu-stadt) suggeriscono l’aggettivo “nuovo” o “novello” nelle due lingue che si contendono i natali dei Franchi: francesi-belgi e germanici. Mentre Nivelles è generico, Neu-stadt è più dettagliato, infatti nella pronuncia somiglia molto a Statte (località prossima a Camerino): quindi NuovaStatte. Statte si trova a poca distanza da San Maroto, dove gli storici locali, Giovanni Carnevale e Simonetta Torresi, sono concordi nel dire che questa zona fosse il luogo dove i reali Franchi praticavano la caccia, uno dei loro svaghi preferiti. Una nota a margine: ancora oggi la vicina Fiordimonte è una rinomata riserva faunistico-venatoria. Tornando a Neu-stadt/Nivelles, che noi ipotizziamo essere lo stesso luogo, oggi Statte, da qui partiamo estrapolando alcuni episodi dalla Historia S.Gertrudis notando come ci siano attinenze con località della nostra zona.

 

Le Fosse

Da sette anni Gertrude era Badessa a Nivelles, e sentendo che stava per morire, si mortificava con cilicio e digiuni; mandò un messo al monastero di Fosse, distante da Nivelles 6 leghe francesi (circa 35 km), per chiedere all’abate/pellegrino di nome Ultano (una trascrizione errata di Uliano – San Giuliano?) in che giorno sarebbe morta. Ultano rispose che sarebbe morta il giorno dopo, 18 marzo 659, e così fu. Fatti i conti, da Statte di Camerino al quartiere “le Fosse” di Macerata, dove c’è il duomo, la distanza è quella.

 

Collecillo

Dopo la morte di Santa Gertrude, e ancora di più dopo la sua canonizzazione, molti fedeli si recavano a pregare nel Colle Haecilli dove c’era un antico tempio dedicato a San Michele, con una lapide di Santa Gertrude, profanando e danneggiando il sacello, in cerca molto probabilmente di reliquie. Forse si tratta del Pojo de Collecillo citato nelle carte fiastrensi nel 1070 , guarda caso, c’è una zona Collicello in territorio di Pievebovigliana.

 

La chiesa di San Giovanni

Adiacente al colle (Colle Haecilli) c’era il monastero benedettino di Neu-stadt, con un altare sontuoso a lei dedicato, dove venivano conservate solo la sua modesta tunica bianca e un piccolo velo. Le sue vestigia (i capelli, le ossa e gli oggetti personali della Santa) stavano invece nella chiesa di San Giovanni Battista, distante due milliari (circa 3 km) dal monastero di Neu-stadt, molto probabilmente perché luogo meno accessibile dove erano più protette dai “collezionisti” di reliquie. Ora, un luogo in linea d’aria distante 3 km. da Statte, molto inaccessibile dove custodire in sicurezza i capelli, le ossa e gli oggetti personali della Santa, è l’abbazia benedettina di Saxi Latronis, importante e notevole fortificazione di cui si sa ben poco e che si trova prossima a Pievefavera.

 

La Selva di Sfercia e i due pagos

Questi luoghi si trovano nella Selva Franca di Speshardt (pronuncia simile a Sfercia), dove Carlo Magno soleva andare a caccia e, notate, qui spesso rifocillava alcuni monaci teutonici che vivevano da eremiti. Nel 794 Carlo Magno dona a questi monaci il monastero di Rorlach al quale cambierà il nome in Neu-stadt, che verrà dotato di molti beni come da documento di fondazione negli annali di Aquisgrana. Ma essendo diventati i monaci numerosi le proprietà non erano più sufficienti per il loro sostentamento, così grazie alla donazione da parte di Gertrude (la sorella di Carlo, non l’antenata santa) si aggiunsero due pagos: Villa Steinfeldt e Cella Monastero, distanti non più di un milliario dal monastero, con atto di donazione firmato a Neu-stadt nell’812. Villa Steinfeld tradotta dal tedesco suona “campo di pietra”: a Cessapalombo c’è la località Col di Pietra, e nello stesso comune si trova la frazione Monastero.

 

L’incendio

Purtroppo, come da copione…, nel 1525 i testi riferiscono che nel monastero  di  Neu-stadt ci fu un incendio devastante, cui seguì un grave saccheggio: mobili rubati, libri bruciati, altari profanati, reliquie disperse e immagini sacre distrutte.

 

I nobili di Statte

Cercando notizie su Statte troviamo in un sito di araldica che … “i Conti e duchi di Statte sono la Casa originaria della stirpe dei principi Merovingi e Carolingi proveniente dalla Bavaria. Il primo tra i conosciuti antenati è Ferreolo che sposa Pasquina Villa figlia di Siagro. Una delle più note case principesche del Sacro Romano Impero, che ha regnato nell’XI secolo a Camerino e Spoleto, con una fila di discendenti che, alla fine, si cognomizzarono “Conti di Statte” come risulta in molti pubblici istrumenti” e, per di più, Corrado (1180) fu feudatario di Statte nonché Principe e Signore di Castel Santa Maria,  borgo fortificato ancora oggi esistente vicino Casteraimondo. A noi sembrano tante, troppe coincidenze!

Chiudiamo con una curiosità: Santa Gertrude è la patrona dei gatti.

 

Nota a margine

Leggendo gli articoli di questo genere, la cosa che stupisce è che sia in Francia come in Germania, luoghi dove sembra sia pieno di santi (secondo gli scritti dell’epoca) non ci sono edifici sacri e affreschi (sempre risalenti a quella epoca) a testimoniare le presenze “scritte”. Invece nel nostro territorio, anche quello pedemontano e montano, fin nei luoghi più impervi e isolati, c’è una ricchezza immensa di cripte, chiese, affreschi di una bellezza straordinaria e sculture in pietra o in legno policrome. Non è strano?  

Simonetta Borgiani

21 giugno 2018

 

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