I Pueri Cantores hanno degnamente celebrato il Cinquantesimo Anniversario della loro prima partecipazione al Macerata Opera Festival con l’esecuzione della parte conclusiva del “Messiah” di Handel.
Il concerto si è tenuto presso la Chiesa del Sacro Cuore di Macerata in presenza di un folto e attento pubblico, che non ha mancato di far sentire la propria partecipazione ai piccoli cantori di Macerata, all’orchestra giovanile “Sinfonietta Gigli” di Recanati e ai solisti Annarosa Agostini, Simone Polacchi e Massimiliano Fiorani, sotto la direzione del M° Gian Luca Paolucci.
Il monumentale oratorio del musicista inglese sin dalla sua prima esecuzione trova il proprio apice espressivo nel celebre (e talora abusato) “Hallelujah” e anche in questa occasione la tradizione non si è smentita, tanto viva e calorosa è stata l’accoglienza dei presenti.
Erano presenti anche alcuni dei cantori che nel 1968 interpretarono la prima “Carmen” e i Pueri hanno scelto, in loro onore, di concludere il concerto con la proiezione di alcune tra le numerosissime fotografie che fanno parte del corposo archivio dei Pueri, ritraenti i tanti gruppi di piccoli cantori che hanno calpestato, nell’arco delle 50 stagioni trascorse, il palco dello Sferisterio.
I cantori di Macerata saranno presenti anche quest’anno al Festival nel “Flauto Magico”, con i solisti che vestiranno i panni dei tre “genietti”, una delle parti più difficili che il teatro musicale preveda per le voci bianche.
Il coro parteciperà anche alla Notte dell’Opera del prossimo 2 agosto, con uno spettacolo originale ispirato alle tre opere in cartellone quest’anno, dal titolo “Il bosco di Papageno”, dedicato in modo particolare ai bambini e ai ragazzi.
Nuove sfide, dunque, ai quali i Pueri, fedeli alla propria storia ormai quasi sessantennale, non si sottraggono e dalle quali, anzi, trovano lo stimolo giusto per gettare il cuore oltre i numerosi problemi che sempre più si incontrano nella realizzazione delle attività culturali.
19 giugno 2018