Bersaglieri a Macerata: storia, cappello piumato e fanfara

Due giorni intensi per i Bersaglieri a Macerata con il clou di domenica: dopo la Santa Messa in piazza della Libertà la sfilata per le vie della Città fino ai Giardini Diaz, dove le fanfare si sono esibite entusiasmando i tantissimi maceratesi accorsi che, dall’alto del parapetto di viale Puccinotti, sono stati degna cornice all’evento.

Un corpo glorioso, quello dei Bersaglieri, che tocca il cuore ed entusiasma.

 

Un po’ di storia

Fondato il 18 giugno del 1836 su proposta del Capitano Alessandro Lamarmora si è caratterizzato per la velocità e la versatilità d’impiego, formato da uomini addestrati alla corsa e al tiro.

Parteciparono alla Prima e alla Seconda guerra mondiale, ebbero migliaia di caduti e quelli che furono fatti prigionieri subirono indicibili sofferenze.

Rommel ebbe a dire: “Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il Bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco”, quando i nostri a El Alamein, con il loro intervento, riuscirono a favorire la ritirata tedesca riducendo al minimo le perdite delle truppe di Rommel, evitando quella che sarebbe potuta essere una strage.

 

Il cappello piumato

Il cappello piumato, che si porta inclinato sulla destra, in modo da tagliare a metà il sopracciglio fino a coprire il lobo dell’orecchio, è l’emblema del Corpo dei Bersaglieri e il simbolo delle sue tradizioni. Questo copricapo è ampio e di foggia circolare e veniva usato per proteggere dal sole l’occhio destro, quello che aveva il compito di mirare. Le penne, naturali (anche se sono ammesse sintetiche), sono di cappone nero per non usare penne di specie protette.   

 

La fanfara

Oggi quella dei Bersaglieri è l’unica banda al mondo a esibirsi di corsa. La fanfara è nata con la prima compagnia di Bersaglieri: “…marciavano in testa dodici soldati colla carabina sulla spalla sinistra, tenendo nella destra corni da caccia con cui suonavano una marcia allegra, vivace e tale da far venire la voglia di correre anche agli sciancati…”. Nel tempo alle trombe si sono aggiunti altri strumenti a fiato.

 

Segnali di tromba

Alle origini del Corpo la tromba dei Bersaglieri aveva anche una funzione pratica data da specifici segnali che, ripetuti in combattimento, servivano a radunare le truppe, a dare ordini (segnali tattici: carica, difesa, cessare il fuoco, passo veloce ecc.) e a indicare il reparto destinatario dell’ordine (segnali reggimentali).

 

La speranza maceratese

Al termine della manifestazione il Sindaco Romano Carancini espresso il desiderio che questo raduno regionale possa in futuro trasformarsi in un raduno nazionale del Corpo dei Bersaglieri.

Fernando Pallocchini

Servizio fotografico Photofal

18 giugno 2018  

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