Quale miglior ambasciatore per riportare a verità Macerata? Ci voleva proprio una immersione totale della città nei giorni di Musicultura, in tutti i giorni di Musicultura dalle selezioni alla Controra fino al tris finale: un bagno rigenerativo
Superare le tristi vicende che hanno fatto conoscere al mondo Macerata in modo distorto, per riportare l’immagine della città nel suo vero ambito, fatto di ben altro.
Restando in tema musicale, se la stagione lirica è un raffinato evento di nicchia, Musicultura è un evento popolare sì ma di classe, dove appunto prende vita la “cultura” e lo si è visto (e ascoltato) negli otto personaggi selezionati, musicalmente diversi fra loro, ma tutti con una loro validità.
La selezione, seria e competente, c’è stata (1600 pezzi in concorso!), ora sarà il pubblico a determinare un vincitore tra gli otto che sono già dei vincitori!
Musicultura è un evento seguito da milioni di persone, che hanno così potuto conoscere Macerata per ciò che veramente è; sul palco tutti hanno detto il vero della città e del territorio: bellezza e accoglienza. La migliore testimonianza è nella foto dello Sferisterio dove, dai toni freddi del viola emerge l’abbraccio caldo e dorato del colonnato, rivolto sì agli ospiti ma è Macerata che abbraccia chi la viene a trovare.
Un po’ di cronaca?
Ci è piaciuto il dialetto sardo, la scanzonatura di Zilli, la dolcezza di alcuni, l’energia di altri mentre Nemo ci ha lasciato… senza parole, letteralmente un tipo silente dalle sonorità ultraterrene.
Con i Procol Harum è stata una rimpatriata con amici d’infanzia.
Umano l’incontro con Fabio Frizzi e bravi i tre presentatori che hanno retto la bbòtta.
Grazie, sempre, a Piero Cesanelli.
Fernando Pallocchini
Servizio fotografico Photofal
15 giugno 2018