Non è stato un semplice mezzo di trasporto per la troupe che si sta occupando di girare le ultime scene del docufilm “La Vulnerabilità della Bellezza” del documentarista civitanovese Manuele Mandolesi. Il “Camper della Bellezza”, che ha percorso le strade tortuose dei piccoli comuni nel territorio del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è stato molto di più. Ha voluto portare vicinanza a quelle popolazioni che lottano per riprendersi la loro normalità sconquassata dal terremoto, un atto di amore per quei meravigliosi luoghi immortalati da una telecamera che vuole andare oltre a quello che vede, raccontando con volti, gesti, suoni e parole la vita delle persone che lì hanno scelto di restare dopo i grandi terremoti.
L’Associazione “Respiro Produzioni” sta realizzando questo lavoro partito nella primavera del 2017 grazie a un gruppo di professionisti nel mondo della cinematografia e dei media e ad altri partner, enti e aziende che stanno credendo nel progetto come Anci Marche, i comuni di Ussita, Visso e Arquata del Tronto, che hanno concesso il loro patrocinio gratuito e le aziende Faber, XL Extralight, Electri, Nerea. Questo viaggio con il “Camper della Bellezza” ha toccato i comuni di Ussita, per girare alcune scene anche nella nuova casa di una delle protagoniste della narrazione Michela Paris; Visso, dove Sara Rizzi nella sua Sae ricorda il camper in cui ha vissuto per lunghi mesi ricreando con i suoi concittadini una nuova e piccola comunità; Castelsantangelo sul Nera e le montagne dei Sibillini, dove sono state girate le immagini di bellezza che avranno il commento audio di Neri Marcorè.
Sono stati poi i ragazzi di Arquata del Tronto di “Chiedi alla polvere/Ask the Dust”, altri protagonisti del docufilm, a raggiungere i loro “colleghi” maceratesi per una partecipazione di esperienze filmata. Il Camper è stato ospitato anche al Toc Festival “Sagra della creatività” a Tolentino, per condividere con altri marchigiani il racconto di ciò che stanno vivendo le persone coinvolte dal sisma. Per Manuele Mandolesi, regista del docufilm, Gianluca Gulluni, direttore della fotografia e operatore, il tecnico del suono in presa diretta Roberto Colella (Bob), i ricordi più belli di questo percorso che sta giungendo al termine nella sua prima parte dedicata alle riprese, sono stati quelli in cui si sono trovati vicini alle persone. In quei momenti la professionalità acquisita ti porta a far divenire strumenti tecnici come la telecamera, i tuoi occhi e le tue orecchie. Il resto è “solo” capacità umana. Seguite gli sviluppi del progetto “La Vulnerabilità della Bellezza” sui nostri social. Altre novità sono in arrivo…
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Link al teaser del docufilmhttps://vimeo.com/242598874
12 giugno 2018