Giochi complici
di sguardi, di pelle
nella vibrazione inquieta
delle tue mani.
Amore che ritorni
in grumi autunnali
oltre i vetri socchiusi
nel ricordo.
L’ultimo bacio
la nebbia dirada,
i tuoi occhi pieni di nuvole,
il respiro del vento, la tua voce.
Parole lasciate
sui muri del silenzio,
sabbia fra le dita
di ore sgretolate.
Annodo pensieri,
mentre scorro
lettere d’addio.
9 giugno 2018