Passerella romana odierna a parte, il “PeppeCottoPrimadelGiro” si è concluso sulle salite che hanno condotto a Cervinia con una tappa dalle salite infinite, strappi durissimi, discese e curve pericolose.
Giuseppe Dell’Orso da Loro Piceno, detto “Peppe Cotto”, è il numero Uno. Ha compiuto una impresa straordinaria partendo dalla Sicilia e gli aggettivi non sono troppi perché ha fatto tutto da solo: reperimento sponsor, organizzazione, pedalare in solitaria con tutti i problemi che questo comporta, aiutato solo dagli amici che si sono alternati alla guida del camper al seguito, affrontare migliaia di chilometri, trasferte e tappe come i ciclisti del Giro d’Italia che, però, hanno dietro le spalle una organizzazione che non lascia nulla al caso. Grande persona e grande atleta. Non ci credete? Siete scettici? L’anno prossimo fatelo voi!
Peppe, hai vinto la scommessa con te stesso: com’è stato il tuo Giro?
“È stato un Giro come la vita: pieno di difficoltà. Un Giro, tappa dopo tappa, domato e trasformato in un Giro alla Peppe Cotto!”
Per la cronaca Froome, con un comportamento attento e reattivo ha conservato la Maglia Rosa e vinto l’altro Giro, il Giro d’Italia.
Peppe Cotto scatenato
sempre primo è arrivato
ora indossa il tricolore
mai ci fu più grande onore!
L’intervista infine c’è:
“Questo Giro che cos’è?”
“È la vita amico mio
sempre dura a parer mio!”
Un ringraziamento a Giuseppe per aver portato in giro per l’Italia il marchietto de “La rucola” applicato al camper che lo ha seguito e assistito passo passo… pardon… pedalata, pedalata.
27 maggio 2018