Peppe Cotto, primo al traguardo a Sappada per il “PeppeCottoPrimadelGiro”, scende, si appoggia alla fedele bicicletta compagna di tante gare da dilettante, e confessa: “Anche la Tolmezzo-Sappada è andata nelle gambe che, e non capisco come fanno, ancora non mi hanno tradito!”
Chiediamo: “Oggi è stata la tua 13^ tappa: come fai?” – “Già, sono due settimane in bici a pedalare duro… credo sia una questione più di testa e di volontà che di altro. Beati gli uomini di buona volontà!”
Il suo arrivo a Sappada, non avendo avversari, è stato stancante (co’ tutte ‘lle straccia de salite!) ma tranquillo e non travagliato come accadde nel 1987 a Visentini, quel giorno Maglia Rosa, tradito dal suo gregario Roche che, poi, finì per vincere il Giro coperto dagli sputi degli appassionati.
Per il Giro “normale” vittoria a Yates che mantiene la Maglia Rosa incrementando il suo vantaggio sugli avversari.
È a Sappada Peppe Cotto
e ancora non s’è rotto
d’esser asso del pedale
un campione niente male.
Per la strada va un po’ all’ónne
quando abbraccia belle donne
tutte tifano per lui
non son certo tempi bui!
Adesso lo attende la Trento-Rovereto, gara a cronometro su un percorso di 34,2 km non impegnativo per chi… lotta solo con il cronometro, guardato alle spalle dallo “Scudo Piceno”.
21 maggio 2018