“5 Stelle Macerata” a Carancini & Co: fate un po’ di sana autocritica

Le amministrazioni Carancini hanno oggettivamente inanellato una serie di insuccessi che hanno segnato e segneranno la città di Macerata per il futuro. Nonostante questo, quando si ascoltano i vari assessori, specialmente l’assessore alla cultura, sembra di vivere in un’altra città e ogni minimo evento, spesso circoscritto e destinato solo a pochi radical chic, viene dipinto come il successo del secolo.

 

Servono eventi più importanti

Ora è la volta dell’esposizione “Capriccio e natura”, iniziativa molto interessante accolta a Palazzo Buonaccorsi, che tuttavia ha avuto solo 8mila visitatori, ma viene beatificata come se ne avesse avuti 300mila. 

Macerata ha oggi bisogno di eventi culturali ben più importanti per tentare di risalire l’enorme gap turistico che la distanzia da altre città simili alla nostra per conformazione e numero di abitanti.

Solo per fare un esempio la provincia di Vicenza, che ha poco più del doppio degli abitanti di quella di Macerata, ospita per mesi mostre di grandi artisti che richiamano in quei luoghi centinaia di migliaia di turisti, alimentando tutte quelle attività che vivono di turismo ed enogastronomia.

La sola mostra dedicata a Van Gogh nei 5 mesi scorsi ha contato 500mila visitatori, altro che “capricci”.

 

Si ragiona e si opera da “paesetto”

Ragioniamo da “paesetto”, operiamo da “paesetto”, e Macerata, che negli ultimi anni ha subito danni di immagine per eventi clamorosamente gravi, resta sempre agli ultimi posti negli interessi turistici nazionali. Il Macerata Opera Festival è un evento importantissimo che però porta turisti di nicchia ed in un periodo ristretto dell’anno.

Musicultura, diversamente, si rivela l’evento senza dubbio più importante, perché nella settimana della Controra crea interesse in tutte le fasce sociali.

Macerata Racconta è un festival straordinario, tuttavia non sembra crescere e avrebbe bisogno di maggiori finanziamenti per acquisire  una connotazione almeno nazionale.

 

Eventi di nicchia

Gli altri eventi proposti in città sono spesso di nicchia e sconosciuti ai più. La intellighenzia maceratese sembra voler dire ai cittadini meno “filosofi”: “per voi non c’è cultura”.

Si dovrebbe secondo noi partire, invece, dal proporre una conoscenza della città e delle sue iniziative, includendo ogni classe sociale, anche quanti non hanno dimestichezza con Seneca e Platone. Si dovrebbe offrire la possibilità a ogni maceratese di accedere ai luoghi “culturali” con più facilità, anche gratuitamente, come fanno tante città europee che hanno capito che il primo sponsor turistico di una città è colui che ci vive.

 

Una questione di “allineamento”

Invece no, una ristretta cerchia di personaggi che si autodefiniscono “intellettuali” fanno il bello ed il cattivo tempo in città, escludendo spesso chi non è culturalmente “elevato” come loro o chi è culturalmente “elevato” ma non allineato politicamente.

È la politica di oggi: non riesci a fare cose non perché non hai competenza e responsabilità, ma perché simpatizzi per questo o quel partito. Occorre una deciso cambio di direzione della politica ed anche una presa di coscienza di coloro che oggi la praticano.

 

Un po’ di sana autocritica

Quando ogni progetto che proponi per la città fallisce miseramente, non puoi continuare a dire che “comunque realizzeremo la proposta perché è bellissima” (progetto ITI, Macerata città della cultura….), ma dovresti domandarti perché fallisce.

Invece i nostri amministratori sono troppo superiori per fare autocritica, sviliscono da anni Macerata, ma continuano a raccontare che sono i più bravi. 

16 maggio 2018

 

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