Volge al termine la stagione del Teatro Persiani di Recanati promossa dal Comune di Recanati e dall’AMAT. Mercoledì 11 aprile ultimo appuntamento con un classico di tutti i tempi Il Misantropo che sancisce un nuovo incontro tra la regista Monica Conti e Molière, a conclusione di un ciclo di spettacoli (L’uomo la bestia e la virtù e Le intellettuali) fondato sulla necessità di ripresentare testi classici passando attraverso il corpo dell’attore con allestimenti basati sull’energia e sulla dinamicità delle relazioni. Un cast d’eccezione con, tra gli altri, Roberto Trifirò, Davide Lorino e Flaminia Cuzzoli. Il Misantropo è il proseguimento di un lavoro che non si basa sui fasti della messinscena, ma si concentra principalmente sul lavoro dell’attore in relazione ai temi del testo. Temi che in Molière, si possono ricondurre principalmente a una disperata – e allo stesso tempo comica, perché irraggiungibile – aspirazione all’armonia.
Note di regia
“Ne Il Misantropo– scrive Monica Conti nelle note di regia – più che la trama, contano le relazioni umane che sono poi la cosa più importante della nostra vita. Nell’arco di una giornata Alceste rompe con la società malata in cui vive. È un essere intelligente e ironico ma che nutre un odio feroce per gli uomini che fa ingigantire in lui la percezione dei loro difetti. È un essere contraddittorio, contemporaneamente saggio e folle, che ama proprio la donna che incarna tutti i vizi che lui odia o, forse, la ama proprio per questo. Ho cercato di approfondire al massimo queste relazioni e, nello stesso tempo, di far diventare carne i versi di Molière tradotti nell’italiano di Cesare Garboli. Lavorando da anni su Molière e in particolare su questo testo, ho cercato anche di cogliere ciò che sta sotto a un linguaggio ricercato e “antico”, ma che, a tratti, pare scritto col sangue da un poeta veggente. Ho sempre pensato al Misantropo come a una “ballata dell’essere umano” posto di fronte all’enigma dell’esistenza e della percezione di una realtà che è sempre sfuggente, multiforme e soggettiva”.
Interpreti e collaboratori
La traduzione del testo è di Cesare Garboli, regia e adattamento di Monica Conti. Gli attori in scena sono Roberto Trifirò, Davide Lorino, Nicola Stravalaci, Flaminia Cuzzoli, Giuditta Mingucci, Stefania Medri, Stefano Braschi, Antonio Giuseppe Peligra e Monica Conti. Il disegno luci è di Cesare Agoni, le scene di Andrea Anselmini, i costumi di Roberta Vacchetta, le musiche di Giancarlo Facchinetti. Lo spettacolo è prodotto da Elsinor Centro di Produzione Teatrale.
Informazioni: Teatro Persiani 071 7579445. Inizio spettacolo ore 21:00.
6 aprile 2018