All’ultimo piano di Palazzo Forti c’è la biblioteca “Ferretti – Brocco” dove tra i libri abbiamo rinvenuto: una campana del ‘400; la cassetta degli attrezzi del pittore Giuseppe Lucatelli; una bella serie di pergamene che partono dal ‘500. Soprattutto ci hanno intimorito tre volumetti con le pagine in pergamena, uno veramente minuscolo. Nei due più grandi il Beato Pietro ha scritto di proprio pugno considerazioni e commenti religiosi sia per i giorni di festa che per i feriali. Il più piccolo, invece, è opera autografa della ex principessa di Camerino, Beata Battista da Varano, che vi descrive il “felice transito del Beato Pietro” fino al grido: “È morto el frate sancto!” Luminosi elementi, rievocati da una penna d’oro, per la riflessione e la speranza degli uomini, non solo quelli del XV secolo.
26 marzo 2018