La “Lezione su Carmelo Bene” di Maurizio Boldrini continua il suo viaggio. Dopo Minimo Teatro di Macerata, Philosofarte di Montegranaro, Trinity College di Dublino, la prossima tappa è fissata per domenica 18 marzo a San Giovanni Rotondo su invito di Christian Palladino, direttore di Oskenè, che ha organizzato: “Un incontro… per Bene” nel 16° anniversario della morte di Carmelo Bene, presso Home Spazio Arte/Eventi (viale Aldo Moro, San Giovanni Rotondo). Alle ore 19 sarà proiettato il film finalista ai “Nastri d’argento”: “Tracce di Bene” di Giuseppe Sansonna. Alle 21.15 inizierà la “Lezione su Carmelo Bene” di Maurizio Boldrini, che è tratta dal suo libricino di circa settanta pagine dense di indicazioni tecniche sul lavorio del più grande artefice dell’epoca contemporanea. Per arrivare alla “Lezione” Boldrini è passato per molteplici e diversissime esperienze, le ha studiate e combinate, pervenendo a una riconciliazione tra corpo della scrittura e corpo-gesto verbale che si erano divaricati nelle pratiche di Artaud e nelle ricerche di Stratos. Tra le migliaia di pagine scritte su Bene, a carattere filosofico, biografico, antropologico, linguistico, è difficile rintracciare qualche chiara e ferrata traccia in merito alle sue tecniche operatorie. Boldrini le studia da “manovale”, senza cedere alla fascinazione dei materiali analizzati, i suoi strumenti entrano nelle variegate prassi di Bene estraendo frammenti minimi ma altamente esemplificativi, legge gli spettacoli in sovrapposizione di Bene e spiega come l’artista riesce a generare, attraverso essi, lo spazio semivuoto del teatro, come fa a predisporsi e a predisporre gli strumenti per cogliere l’anima del suono, come fa a monologare anche usando una forma testuale dialogica, come fa a contraddirsi mentre dice.
15 marzo 2018