In principio non era la fila. Ma poi Eva comprò (?) una mela al SuperEden (a prezzo stracciato, anzi in offerta speciale, unica!) da quel lazzarone (ma Lazzaro che c’entra! Non è venuto dopo?) del serpente. L’invenzione della fila fu una conseguenza di quell’acquisto per il casino sopravvenuto con il successivo affollamento. C’è compresa anche la storia di Babilonia e la successiva confusione delle lingue. Per uno, in cima alla fila, finalmente davanti allo sportello, che prega di non spingere, c’è sempre in coda chi ordina: “Ci vogliamo sbrigare! Avanti c’è posto!” (antica massima babilonese). Ed ecco per voi in fila alcune storie di… fila! Vi giuro che sono capitate tutte a me! E sono tutte vere, non barzellette. Sorbitevele e, se volete, fateci conoscere le altre che sono capitate a voi!
In edicola
Una domenica mattina, uscendo di chiesa subito dopo la Messa, mi è capitato di trovarmi dal giornalaio. Cerco una rivista sugli scaffali, la prendo, vado per pagare, porgo il denaro credendo di essere solo… ed invece spunta una mano all’altezza del mio fianco, con un giornale, mentre una voce decisa dice: “C’ero prima io!” Con il giornalaio ci siamo guardati e naturalmente abbiamo detto all’unisono: “Prego, si accomodi!”
In un ingrosso
Sono nel negozio di un grossista, c’è un lungo bancone nascosto da clienti vocianti. Una macchinetta che distribuisce ticket numerati mi invita a staccarne uno. Lo leggo, c’è scritto “A 00”. Un inserviente, dopo un po’, chiede a voce alta: “A chi tocca?” Sinceramente e senza eccessive pretese, alzo la mano con l’intenzione di dire il numero del biglietto in mio possesso. Non l’avessi mai fatto! Una voce dal mucchio, nel frattempo diradatosi, ma non tanto, grida: “Quando sono entrato la macchinetta non funzionava! Che c’entra quello lì!” …e via di seguito altri motti simili! A proposito ho trovato recentemente anche un foglietto “0 00” che conservo, insieme con quello di cui sopra, gelosamente!
Al supermercato
Al supermercato fila d’obbligo. Spingo il carrello con uno o due oggetti comprati. Una signora, con pochi oggetti fra le mani, più dei miei in verità, mi supera e dice: “Faccio presto. Ho solo questi… mi fa passare?” Non faccio in tempo a dire: ”Amen” ed è passata! Che posso dire? Che, per fortuna, non aveva un familiare al seguito con tanto di carrello strapieno! A me questo non è capitato ma ad un amico, cui ho raccontato la vicenda, sì!
Corrado Vanella
25 gennaio 2018