Recentissimi dati ISTAT confermano quanto abbiamo scritto nel n° 206 (luglio 2015) de La rucola e cioè che, applicando il principio dei vasi comunicanti, se le pensioni venissero spalmate in modo uguale su tutti i pensionati… tutti vivrebbero decisamente meglio (http://larucola.org/2015/08/29/pensioni-e-se-applicassimo-il-principio-dei-vasi-comunicanti/).
I dati ufficiali Istat, oggi
Nel 2016 in Italia i pensionati sono 16,1milioni (-115mila rispetto al 2015 e -715mila rispetto al 2008) e percepiscono in media un reddito pensionistico lordo di 17.580euro (+257euro sull’anno precedente). Le donne sono il 52,7% e ricevono in media importi annuali di circa 6mila euro inferiori a quelli degli uomini.
Commento ai dati
Quando abbiamo pubblicato l’articolo sulle pensioni nel 2015 siamo stati criticati. I dati di oggi forniti da Istat ci danno invece ragione: la media pensionistica lorda è di 17.580 euro (allora era di poco inferiore ma oggi ci sono meno pensionati per cui la media si è alzata).
Quindi se non ci fosse quella grande disparità di trattamento, per cui il 5,5% (900mila persone) dei pensionati prende oltre 47 milioni di euro contro i 49 milioni di euro dei “poveri pensionati” (7milioni di persone), in Italia ci sarebbe un benessere più diffuso, con una capacità di spesa più forte di milioni di persone che, addirittura, risolleverebbe persino le sorti economiche del nostro Paese.
Quando poi leggiamo di persone che percepiscono 10/15mila euro al mese di pensione e si lamentano che sono pochi soldi per mantenere il loro tenore di vita… ebbene… che dovrebbe fare chi campa con 500 euro al mese, a volte anche di meno e senza una casa di proprietà?
In Italia dovrebbe cambiare la politica sociale pensionistica ma… sono proprio i nostri politici a essere tra i più privilegiati: credete cambieranno lo status quo? Sì, ma solo per migliorare ancora di più la loro condizione.
Fernando Pallocchini
27 dicembre 2017