Notizie vere, curiose e divertenti: la giustizia divina

Un curtinà, dopo aver enumerato i torti subiti, per i quali non aveva trovato alcuno disposto a difenderlo, conclude il suo dire affermando: “Lo justo, mai a lo munno! Furtuna che c’ìmo la speranza che, ‘na ‘òta de là, pe’ li prepotèndi ci sta l’infèrno!” (il giusto mai al mondo! Fortuna che abbiamo la speranza che, una volta di là, per i prepotenti c’è l’inferno!). Ma il suo interlocutore si affretta a disilluderlo: “Non ge sperà’: se dice che, ‘na ‘òta de là, lu Padretèrnu ce li manna, scì, li peccatù’ a ll’infèrno; ma sulo quilli che je sta su lu nasu!” (Non ci sperare, si dice che, una volta di là, il Padre Eterno ce li manda, sì, i peccatori all’inferno; ma solo quelli che gli stanno sul naso). È questa una consueta e scherzosa considerazione degli scettici, o di coloro che ci tengono ad apparire tali. Ma, a tal proposito, una proverbiale e paradossale preghiera è ancora più esplicita, perché recita: “Signóre non te sbajà’! A ll’infèrno mànnece li puritti, perché li puritti è ‘nguézzi a penà!” (Signore non sbagliare! All’inferno mandaci i poveri, perché i poveri sono avvezzi a penare!).

18 ottobre 2017

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