Teatro Lauro Rossi colmo fino al loggione e piazza della Libertà brulicante di studenti: l’Università di Macerata ha accolto oggi i nuovi iscritti con la tradizionale Giornata della Matricola. Almeno 500 i partecipanti solo all’incontro di benvenuto mattutino. Altri se ne sono aggiunti nel corso dell’iniziativa raggiungendo direttamente le sedi dei Dipartimenti, dove i docenti hanno illustrato l’organizzazione dei corsi di laurea. A portare il benvenuto dell’ateneo e della città si sono alternati il prorettore Claudio Ortenzi – il rettore Francesco Adornato era impegnato a Roma con l’assemblea della Crui, la conferenza dei rettori italiani – insieme con il sindaco Romano Carancini, con la delegata all’orientamento Pamela Lattanzi e con la presidente del consiglio degli studenti Rebecca Marconi, intervallati dagli intermezzi del coro di Unimc diretto dal Maestro Aldo Cicconofri.
“Voi studenti siete il cuore del nostro Ateneo. A voi va la dedizione di docenti e personale tecnico-amministrativo, perché il vostro percorso formativo, che è una parte importante della vostra vita, possa essere apprezzato, stimolante, ricco di esperienze educative e di incontri significativi, a tratti critico verso l’istituzione ma sempre dialogante, perché dialogo e confronto sono valori fondamentali per una comunità” è stato il saluto del prorettore Ortenzi, che ha poi tracciato un quadro di un Ateneo che conta oltre 11.000 iscritti, 28 corsi di laurea, di cui tre interamente in inglese, otto corsi di laurea magistrale a titolo doppio o multiplo, che permettono di conseguire una laurea valida in Italia e nel Paese con il quale il corso di studio è gemellato, scuole di specializzazioni, master, corsi di perfezionamento, la Scuola di Studi Superiori Giacomo Leopardi, un unicum nelle Marche, e un Istituto Confucio modello. “La qualità della didattica è uno dei nostri punti di forza”, ha sottolineato Ortenzi.
Di una città accogliente per generosità e discrezione ha parlato, invece, il sindaco Romano Carancini. “Oggi – ha detto – università e città vivono in una simbiosi bellissima. Siete parte integrante e ineludibile della crescita di questa città, tra le prime in Italia per qualità della vita. Il centro storico è stato pedonalizzato, contribuendo a realizzare l’idea di campus urbano, e ogni anno si organizzano mille eventi culturali, dai più piccoli ai più grandi”. Rebecca Marconi ha incoraggiato i ragazzi a vivere appieno un’esperienza che mette a contatto con tanti coetanei anche di nazionalità diverse, in un ateneo che permette un dialogo diretto con i professori, sottolineando l’importanza dei rappresentanti degli studenti come “ponte fra le vostre esigenze e i frutti che volete far nascere nell’ateneo”.
21 settembre 2017