Limite di veste e di sete

Limite di veste e di sete

dove l’oro non ha memoria

e la luna va, come un’allusione.

 

Dimesso è il titolo, il giorno

è magro e nudo,

tutti velati sono i conquistadores.

 

Campanili gettano occhi sul treno

attraverso i mondi e i difetti

e i tailleur grigi. Non c’è bisogno,

 

orano, di amare. I giorni sono bollenti,

tutto è ambra che cade

tutto è grotta che risputa il cognome.

 

Ed il meglio di me, ancora una volta,

non lascia messaggi sopra alla lavagna

mentre il mondo così abbaia.

18 settembre 2017

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