Inaugurata l’ennesima “pinturetta” dedicata a San Giuliano, patrono di Macerata. Al piazzale “Vittime del terrorismo” un gruppo di persone ha assistito alla benedizione di Padre Francesco della scultura realizzata da Egidio Del Bianco, dedicata sì a San Giuliano ma posta anche a ricordo di cinque artisti maceratesi scomparsi, così come scritto nella targhetta applicata sull’opera: Alfredo Alimento, Guido Bruzzesi, Carlo Bruzzesi, Vittorio Vittori e Andrea Zega.
Sistemata in un ampio spazio verde che guarda alla città, la scultura è composta da più elementi che la rendono un polittico sui generis. Tre blocchi di marmo sovrapposti s’innalzano da terra inquadrati, posteriormente, da un grande anello circolare di metallo dal quale “fuggono” cinque verghe.
La fattura dell’insieme è impeccabile e non poteva essere diversamente conoscendo l’abilità di Egidio Del Bianco, da sempre uso a lavorare il marmo, forti i concetti inclusi che sono un inno a Madre Terra e alla vita.
La scritta Madre Terra è scolpita sul basamento a significare l’origine della nostra esistenza; sulla pietra intermedia è raffigurato un bel volto di donna (curiosa la particolarità di una macchia scura della pietra che è andata a combinarsi proprio con la pupilla di un occhio!), donna in quanto generatrice di vita; sulla terza parte superiore c’è un volo di foglie di alloro, pianta simbologicamente potente significando insieme sapienza divina, pace, onore, vittoria e gloria: tutte quelle qualità positive che dovrebbero e vorrebbero essere presenti nella razza umana. Il cerchio posteriore rappresenta la circolarità della vita mentre le cinque verghe che dal cerchio si dipartono lanciate verso l’alto sono le cinque anime degli artisti ricordati.
Per le “pinturette” sparse in città e nelle periferie sono da ringraziare sia il Cif Macerata che l’artista Silvio Craia, ideatore del rinnovarsi di una bella tradizione la cui radici si perdono nell’antica religiosità popolare.
F. Pallocchini
24 agosto 2017