In tanti abbiamo tifato per Michele e abbiamo vissuto il dispiacere per una gara iniziata sotto i migliori auspici ma, purtroppo, terminata male. Perché sia andata finire così ce lo spiega Fabrizio Giorgi, uno che conosce molto bene Michele e spesso lo segue nelle sue avventure sportive (da leggere il resoconto della trasferta di Podebrady che pubblichiamo oggi sul sito).
“Non trovandomi a Londra – scrive Fabrizio – e basandomi solo su quanto visto in TV e con qualche telefonata fatta a chi era lungo il percorso, non potevo scrivere cose attendibili. Ora, avendo anche parlato con Michele, posso esprimere un giudizio più sereno e preciso sulla gara. Certamente resta un po’ di delusione per il ritiro ma, d’altra parte, per un atleta che cade privo di forze, d’improvviso, a due giri dal termine non c’era che il ricovero al Pronto Soccorso. Fortunatamente non ci sono stati problemi particolari, era solo finita la benzina! Avevo chiesto di unire tutte le nostre energie perché, come volevasi dimostrare, Michele ha speso il giorno prima quasi tutte quelle sue psichiche preso dai giornalisti, dagli atleti presenti e dalle mille attenzioni ricevute per la prima volta nella sua carriera di atleta. Poi, il giorno dopo, si sentiva comunque fisicamente bene e fino ai 35 km addirittura ha girato quasi 2’ più forte di Podebrady; poi d’improvviso è arrivato il corto circuito che l’ha portato a cadere, senza forze, quando il traguardo era ‘solo’ 4 km più in là! Per lui comunque una esperienza che sicuramente sarà la base per presentarsi nel prossimo futuro ancora più preparato e voglioso di dimostrare il proprio valore”.
Dai commenti letti sui social sono in molti a essere vicini a Michele Antonelli in questa sua momentanea defaillance, pronti a incoraggiarlo affinché guardi a nuove gare e voli verso nuovi successi.
16 agosto 2017