Pochi giorni fa il Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Vasco Errani, ha firmato una nuova ordinanza riguardante la rimodulazione delle modalità di selezione delle imprese interessate a partecipare ai bandi di gara per i lavori relativi agli edifici scolastici.
Lo scarso numero di imprese partecipanti ai bandi pubblici, come sottolineato da Errani, è infatti un problema effettivo che va però ricondotto al fatto che spesso, tra le imprese da sorteggiare per le gare d’appalto, ci sono molte aziende fuori Regione che rinunciano a partecipare proprio a causa di difficoltà oggettive, quali la distanza, la diseconomicità e le molteplici difficoltà nell’organizzazione del personale.
Confartigianato a tutela e supporto delle proprie imprese e soprattutto per velocizzare le fasi della ricostruzione post sisma, torna di nuovo sul tema con una proposta che risolverebbe anche il problema dell’esiguo numero di richieste di partecipazione ai bandi sollevato dal Commissario Errani.
Come previsto dalla Legge 45/2017 all’art.2, per l’affidamento delle opere di urbanizzazione, primaria e secondaria,connesse alla realizzazione delle strutture abitative d’emergenza (SAE), ovvero le cosiddette “casette”, le stazioni appaltanti possono derogare la scelta delle imprese per la partecipazione alle gare d’appalto pubbliche, anche nell’ambito degli elenchi regionali.
Accogliendo la proposta del Commissario Errani relativamente agli edifici scolastici che punta anche ad accelerare i processi della ricostruzione post sisma, Confartigianato chiede quindi che venga applicato lo stesso principio di deroga previsto dalla citata Legge, indistintamente per tutte le opere di ricostruzione pubblica, riservando gli inviti alle gare, se non alle sole imprese della Regione, almeno ad un 50% di esse.
“Come appurato infatti dai risultati del nuovo progetto di Confartigianato “Imprese per la Ricostruzione” – afferma il Presidente provinciale, Ranzo Leonori – ci sono moltissime aziende pronte per la ricostruzione, ne contiamo ben 300, numero in continuo aumento. Aziende locali, iscritte all’Anagrafe Antimafia, in regola con tutti i requisiti previsti, che non avrebbero nessuna delle difficoltà invece riscontrate dalle imprese fuori regione, e che vogliono ripartire e far ripartire il nostro territorio”.
In aggiunta al comunicato di Confartigianato, nota della redazione de La rucola: a un anno dal terremoto si sono ridotti agli ultimi mesi prima dell’avvio dell’anno scolastico… fin da subito si dovevano appaltare “tutti” i lavori alle aziende marchigiane, soprattutto a quelle delle zone colpite dai terremoti, magari agendo in deroga alle leggi vigenti, considerata l’eccezionalità degli eventi, la gravità delle distruzioni e l’alto numero delle persone rimasto senza casa, senza scuola, senza lavoro e senza uffici di ogni genere!
Nella foto di pochi giorni fa i lavori a Villa Sant’Antonio di Visso per l’area destinata alle casette (ph La Rucola)
4 agosto 2017