Il cavallino a dondolo era di legno,
leggero come un soffio soave,
ed io ero felice tenendo a briglia
il mio tesoro, varcando la soglia
dei desideri e dei canti invisibili.
La bellezza scendeva del cielo
per quel balocco sotto le mie mani,
una tenera innocenza
sulla scia delle stelle
ad ogni piccolo movimento
con il mio sguardo protetto,
da un tramonto di giochi,
che sembrava non finire.
Il respiro della quiete
in un mare solitario,
puro di una divina armonia.
16 luglio 2017