Solo pochi giorni fa avevamo lanciato il nostro appello per una raccolta cibo destinata ai 21 bambini in arrivo dai campi profughi di Tindouf, nel deserto del Sahara, per il consueto progetto di accoglienza estiva; progetto che, da oltre 15 anni, l’associazione Rio de Oro porta avanti con il Comune di Macerata e il Comune di Grottammare.
Con gioia comunichiamo che il nostro territorio, pur ferito dal terremoto e alle prese con tante difficoltà, non è rimasto sordo alla richiesta. Prima a rispondere la Caritas Diocesana di Macerata insieme con l’Associazione Centro di Ascolto e con l’Emporio della Solidarietà.
Domenica 2 luglio, operatori della Caritas e della Meridiana (cooperativa sociale che aveva messo a disposizione i propri uffici per coordinare la raccolta degli aiuti) sono giunti alla scuola di Grottammare, dove i bambini alloggeranno per tutto il periodo del progetto, con confezioni di riso, latte, biscotti, marmellata, zucchero, olio, tonno, legumi, e anche prodotti per l’igiene personale dei bambini.
Un grande gesto di solidarietà che ha alleviato le nostre preoccupazioni per la carenza di prodotti, dovuta al fatto che alcune ditte, che in passato avevano sostenuto il progetto, essendo state colpite dal sisma non hanno potuto confermare la propria collaborazione.
Fortunatamente all’appello hanno risposto anche singole persone (di cui per questioni di privacy ci limiteremo a indicare soltanto i nomi) come la signora Patrizia, residente a Macerata, ma che nel mese di luglio si recherà per le vacanze proprio a Grottammare e ha espresso il desiderio di andare a trovare i bambini, per di più offrendo il proprio sostegno economico; oppure Fabio, dell’Istituto di Riabilitazione Santo Stefano di Potenza Picena, che ci ha contattati per offrire assistenza sanitaria e/o attrezzature necessarie, come l’utilissima sedia a rotelle consegnata personalmente al piccolo Mohamed Buhalim.
Mohamed è solo uno dei tanti bambini saharawi, che sta svolgendo un percorso sanitario in Italia, grazie a Rio de Oro. È affetto da una tetraparesi spastica, probabilmente dovuta a una sofferenza alla nascita e da 3 anni è ospite del progetto estivo. Il 23 giugno scorso è stato operato all’ospedale Bellaria di Bologna ai muscoli adduttori posteriori, affinché gli possa, almeno, essere permessa la verticalizzazione del corpo. Il 13 luglio tornerà in ospedale per togliere le ginocchiere ed iniziare, insieme con tutti i preziosi volontari coordinati dalla presidente Rossana Berini, la sua lunga riabilitazione. Il percorso del piccolo Mohamed forse è solo all’inizio, come quello di tanti altri bambini saharawi; piccoli ambasciatori di pace che ancora una volta hanno attraversato il deserto del Sahara per giungere sino a noi, grazie alla meravigliosa solidarietà di tutti: istituzioni, enti e singoli cittadini.
Barbara Vittori per Rio De Oro
5 luglio 2017