Si è tenuta oggi, presso la Sala della Promoteca in Campidoglio, la tavola rotonda per la presentazione dell’Osservatorio italiano dei Congressi e degli Eventi.
Ha partecipato all’incontro il Sottosegretario al Turismo, Dorina Bianchi, che ha affermato: “Il turismo congressuale è un settore che in Italia ha grosse potenzialità che possono essere sviluppate se puntiamo alla sinergia tra pubblico e privato al fine di consolidare l’Italia come destinazione primaria. Attualmente il congressuale copre il 20% circa della fetta di mercato: se riuscissimo ad implementarlo del 5% avremmo un ritorno di mezzo punto percentuale sul Pil. Cogliere opportunità di sviluppo per la filiera congressuale e degli eventi sui mercati internazionali comporta, più che per le altre tipologie di offerta turistica, una forte interconnessione tra infrastrutture, tecnologie, qualità dell’offerta, professionalità, comunicazione. Nel Piano Strategico, il congressuale è uno dei punti di forza: l’azione di coordinamento promozionale del settore è affidata a ENIT e Convention Bureau Nazionale che si rapportano con i Convention Bureau territoriali e con gli operatori, al fine di condividere modalità operative di intervento, linee guida e standard procedurali e qualitativi. Stiamo portando avanti una campagna di comunicazione mirata che prevede anche la partecipazione a importanti fiere internazionali”.
Interessante il pensiero conclusivo del Sottosegretario Dorina Bianchi, che può essere facilmente condiviso e applicato da realtà locali come quella maceratese, e cioè: “Un legame si potrebbe creare con il mondo della cultura e rendere i musei sedi di eventi, con tutti gli accorgimenti rispetto al luogo e agli spazi che vanno salvaguardati. Il congressuale è composto soprattutto da turismo di ritorno: un manager viene in trasferta e decide di ritornarci per visitare al meglio la città. Il congressuale può rappresentare un efficace veicolo per la promozione della cultura italiana all’estero”. E, aggiungiamo noi, un congresso ha pure, come effetto immediato, quello di far lavorare le strutture ricettive della città.
4 luglio 2017