I 17 gatti scomparsi dal gattile di Appignano

Giorgio Rapanelli, in una lettera aperta al Comandante dei Carabinieri di Appignano, chiede d’indagare sulla scomparsa di 17 gatti dal gattile comunale.

L’inizio della storia risale a due anni fa quando con un “blitz” furono catturati e “deportati”, su richiesta del veterinario provinciale, 12 mici sterilizzati e altri 5 non sterilizzati in un gattile allestito per l’evenienza nel canile comunale di Appignano. I gatti erano quelli che venivano accuditi dalla signora Ildiko Bajnoczi e da alcune sue amiche, pur essendone proprietario il Veterinario Provinciale di Macerata, in quanto aveva provveduto alla sterilizzazione dei 12: una strana legge che non costringeva il Veterinario provinciale a interessarsi nel contempo della salute, della cura veterinaria e dell’alimentazione dei  gatti “di sua proprietà”.

Conseguenza di tale “deportazione” fu che alcuni mici scomparvero quasi subito dal cosiddetto gattile improvvisato e altri in seguito, tanto che a tutt’oggi dei 17 felini non c’è più traccia nella struttura. Che fine hanno fatto? Non ritrovando la strada di casa, queste povere creature domestiche saranno morte di fame, o uccise dai cani del canile di Appignano, che a volte vengono lasciati liberi di scorazzare fuori dei recinti (come da foto), oppure uccise e mangiate dalle volpi e dai predatori della zona?

La lettera di Rapanelli è un appello affinché i Carabinieri di Appignano indaghino sulla fine di questi animali domestici protetti dalla legge e, se ci fossero, indicare ai cittadini i responsabili di questa incresciosa vicenda.

25 giugno 2017

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