“Il turismo religioso diversifica e destagionalizza l’offerta e ha un potenziale da sviluppare: sono oltre 300-330 milioni i turisti religiosi nel mondo, con un giro di affari stimato in oltre 18 miliardi di dollari, di cui circa 5 riguardano l’Italia. Il trend è in crescita. Il nostro obiettivo è investire in un’offerta ancora più ricca di valore culturale, ricettivo e ambientale per avere anche in Italia una organizzazione come quella del Cammino di Santiago da Compostela con i suoi 280mila pellegrini l’anno”. Così Dorina Bianchi, sottosegretario al Turismo, nel suo messaggio di saluto inviato al convegno “Turismo Esperienziale dei Cammini e Vie di Pellegrinaggio in Emilia-Romagna” nell’ambito della Borsa del Turismo Religioso al via oggi a Roma.
“L’Italia – ha aggiunto – è una delle destinazioni principali dei flussi turistici religiosi mondiali: oltre 5,6 milioni di presenze annue di cui 3,3 milioni di presenze straniere. Abbiamo circa 1.500 santuari, 30.000 chiese, 700 musei diocesani, oltre che tantissimi monasteri e conventi. Abbiamo le potenzialità con la nostra storia e la bellezza dei territori. Serve programmazione e una governance efficiente che abbiamo messo in campo con il Piano Strategico del Turismo”.
E ha concluso: “Una regione come l’Emilia Romagna, nota soprattutto per il turismo balneare e per quello congressuale, ha saputo dimostrare, grazie al progetto del turismo esperienziale dei cammini e delle vie di pellegrinaggio dell’Azienda di promozione turistica, di riuscire a diversificare la propria offerta e a destagionalizzare i flussi in linea con gli obiettivi del Piano Strategico del Turismo. Potrà essere, ne sono convinta, una best practice da replicare nelle altre regioni italiane”.
Aggiunge La rucola: “In Emilia Romagna si sono già organizzati. E nelle Marche? una terra tra le più ricche di percorsi turistico-religiosi. Serve qualche esempio? Loreto, top mondiale; Tolentino con San Nicola e via via fino alle meraviglie sperdute in una natura da favola come il Santuario di Macereto. E questo è niente rispetto all’esistente: c’è materiale per lavorare, per qualificare e per incrementare. Volendo”.
23 giugno 2017