All’ombra di un leccio,
prima che sfiorisse
l’immagine di quel ricordo,
ti dileguasti come un miraggio
che il cuore conduce lontano.
Se appari tra le mie mani
mi riporti indietro negli anni
alla nostra sete di avventura
mai doma
ma sei tu ora mutato
con la mia storia
che attende un respiro nascosto
o il tuo viso di giovane ragazzo
che mi infondeva sicurezza,
indietro, in un tempo confuso
dall’opera tua che oggi mi conduce.
All’ombra di un leccio,
tra suoni viventi
a celesti sogni di allora.
17 giugno 2017