A causa di vicende non sempre trasparenti, molte opere d’arte vengono negate alla pubblica fruizione, dimenticate nei depositi o immagazzinate in altri locali non accessibili al pubblico. Altre sono vittime di vandalismi, furti, catastrofi come i terremoti e le alluvioni. Però, quando l’uomo vuole, con l’aiuto delle Istituzioni questa arte può essere recuperata e valorizzata, al fine di ricomporre il nostro patrimonio culturale e la nostra identità.
È stata inaugurata il primo giugno 2017 la mostra “La bellezza ritrovata, arte negata e riconquistata in mostra” presso i Musei Capitolini di Roma, una esposizione organizzata in tre sezioni: la prima riguarda le opere recuperate a seguito di furti, grazie all’attività del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, in particolare si potranno ammirare alcuni dipinti di proprietà del Museo Nazionale San Matteo di Pisa, che nel 2002 furono affidati a un restauratore toscano il quale negli anni le aveva vendute ad antiquari e collezionisti di mezza Europa.
La seconda sezione riguarda le opere salvate dalle zone terremotate delle Marche. Sono capolavori della rete museale dei Musei Sistini del Piceno e un dipinto della chiesa di Sant’Angelo Magno di Ascoli, provenienti da alcune sedi danneggiate e chiuse a causa del sisma.
La terza sezione è dedicata al tema delicato dei danni provocati dalle guerre, quando molte opere messe in salvo furono accatastate e dimenticate per decenni (per non parlare di quelle disperse).
La mostra sarà aperta tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:30, fino al 26 novembre 2017.
Per info e prenotazioni: tel. 06.0608, www.museicapitolini.org
Simonetta Borgiani
7 giugno 2017