“Siamo al sicuro?” Questa non è la solita domanda sulla sicurezza che oramai ci si pone quotidianamente ma è chiedersi quanto siano al sicuro i nostri ragazzi quando li mandiamo a scuola oppure quanto lo siamo tutti noi quando, a esempio, andiamo al teatro piuttosto che quando in un pubblico ufficio richiediamo un certificato, insomma durante parte della nostra giornata. Ebbene tra qualche giorno lo sapremo o meglio, grazie a una interrogazione consigliare del Movimento 5 Stelle di Macerata potremo almeno sapere il perché chi “doveva” sembrerebbe non abbia fatto ciò che una Ordinanza ministeriale impone dal 2013 (OPCM 3274/2003).
“Siamo al sicuro?” La domanda nasce spontanea di riflesso alle imbarazzanti affermazioni fatte dall’Assessore Casoni in relazione allo stato di verifica della vulnerabilità sismica delle nostre scuole. Sì, perché l’Assessore ha asserito che dal 2013, per mancanza di soldi e di tempo, solo 3 scuole su 23 sono state sottoposte all’obbligatoria verifica. I cittadini non accettano che ci si giustifichi in tal modo quando, in una settimana, la nostra Amministrazione ha deciso di spendere 1milione di euro per lo stadio dando priorità per l’urgenza del caso al calcio piuttosto che alla nostra sicurezza.
Le domande poste all’Amministrazione
Il M5S, informandone anche le autorità, ha posto agli Assessori Canesin, Ricotta, Casoni e Monteverde le seguenti domande:
1 – Perché dal 2003 ad oggi non si è adempiuto, se non del tutto marginalmente, agli obblighi divenuti improrogabili dal 2013 e fissati dall’Ordinanza presidente Consiglio dei Ministri 3274/2003?
2 – Quali degli edifici e delle le opere di interesse strategico e/o rilevanti individuate nel Piano di Protezione Civile sono stati sottoposti alla verifica di sicurezza sismica?
3 – Se una delle ragioni del non rispetto dell’Ordinanza 3274/2003 è, come asserito dall’Amministrazione, la mancanza di fondi, perché non si è attinto alle risorse finanziarie, strutturali e non, messe a disposizione negli anni dall’Autorità statale?
4 – Se, sempre come asserito dall’Amministrazione, altra ragione di immobilismo è la mancanza di tempo. Perché nel 2016 “in esubero” si è anticipatamente mandato in pensione circa il 15% del personale tecnico?
5 – Perché, per far fronte a un così importante obbligo non ci si è impegnati in “Una corsa contro il tempo” che ha “prosciugato le casse comunali” come ci si è impegnati per i costosi interventi di adeguamento dello Stadio Helvia Recina che nel 2015 in soli 2 mesi ci hanno portato a spendere 800 mila euro e molto probabilmente anche di più?
6 – Perché l’Assessore Canesin, con delega sia allo Sport che alla Protezione Civile, preferisce indirizzare le già esigue risorse umane e finanziarie per interventi voluttuari come quelli realizzati all’Helvia Recina e posporre a data ancora da destinare gli obbligatori interventi di prevenzione sismica? E perché gli Assessori al Patrimonio (Ricotta), all’Edilizia scolastica (Casoni) e all’Istruzione (Monteverde) si sono tutti silenziosamente adeguati?
7 – Infine, perché l’intera Giunta comunale non si è a tutt’oggi impegnata a sopperire a tale ingiustificabile inadempienza, lasciando così la cittadinanza esposta a potenziale pericolo, se non addirittura indotta all’utilizzo di strutture pubbliche di cui non si è ancora provveduto ad accertare la risposta sismica?
Gruppo consigliare M5S Macerata
2 maggio 2017