La storia vera di Banca delle Marche – XIV puntata

Tecniche di gestione moderna

La segreteria resta un ufficio (anche perché la trasformazione in servizio richiederebbe l’assegnazione del responsabile al 1° grado dei funzionari, mentre io sono solo al 3°!) e dopo qualche tentativo contrastato di metterla altrove o sotto il servizio del personale o sotto il servizio legale, viene definitivamente collocata nello staff del direttore generale a cui direttamente riporta. Sgombrato il campo dagli impegni per la fusione mancata, la Cassa mette in atto una serie di iniziative dirette ad ammodernare strutture e gestione: da una parte inizia lo studio della già  citata  “legge Amato”  per la trasformazione in s.p.a. dell’ente pubblico Cassa, dall’altro si realizzano alcune iniziative gestionali, anche con l’aiuto di consulenti, come la “customer satisfaction”, l’analisi parcellizzata delle attività quotidiane, la gestione per obiettivi. A questo ultimo proposito resta memorabile l’intervento del collega Giorgio Marcolini alla prima riunione dei funzionari e dirigenti all’Abbadia di Fiastra, quando dopo l’intervento di un dirigente da poco assunto da una banca nazionale, che si diceva avvezzo a questi sistemi di gestione, perché utilizzati nel periodo in cui prestava servizio alla filiale di New York, ecc., Giorgio replica, senza alcuna malizia, ma tra un coro di risate, che lui lavora alla filiale di Muccia, in cui oltre a lui c’è solo la donna delle pulizie! Lo studio di fattibilità della legge Amato sta giungendo a conclusione, dopo riunioni, convegni, corsi di formazione, spesso tenuti dagli stessi personaggi già consulenti del ministro per la redazione della legge, poi consulenti delle banche per la redazione dei progetti di trasformazione e infine consulenti della Banca d’Italia per la valutazione e approvazione dei progetti presentati dalle Banche: un bell’esempio di conflitto di interessi! Ma tutto ciò serve soprattutto a conoscere colleghi omologhi di altre aziende, con molti dei quali ci si scambia opinioni e soluzioni di problemi e i rapporti si perpetueranno negli anni seguenti, con alcuni anche per molti anni.

In foto il vecchio Monte di Credito su Pegno in via Padre Matteo Ricci, assorbito dalla Cassa di Risparmio nel 1958

24 aprile 2017

A 6 persone piace questo articolo.

Commenti

commenti