Ne parlammo in stile satirico nei mesi scorsi (http://larucola.org/2016/12/31/la-chjacchjerata-di-peppe-gusti-20) ma la questione T.A.P. Trans-Adriatic Pipeline, in parole povere il Gasdotto Trans-Adriatico, è ancora accesa, come dimostrato dagli scontri in Salento del 28 marzo tra polizia e manifestanti, con sospensione del programmato espianto degli ulivi per effettuare gli scavi del gasdotto. L’opera è una infrastrutturazione pesante e vincolante del territorio italiano. È stata approvata con Decreto Ministeriale 8 marzo 2013, una modalità vietata a livello comunitario, dove opere simili vengono sempre assoggettate a V.A.S. “Valutazione Ambientale Strategica”. La strategia che è stata invece utilizzata da noi è quella di aver diviso in almeno 10-15 diverse procedure di V.I.A. “valutazione impatto ambientale” un progetto di fatto unitario, un “salami slicing”, cioè si spezzetta l’opera in tanti segmentini così… si nota meno e gli impatti complessivi non vengono di fatto valutati. In questo caso il “salami slicing” è servito anche a non attirare l’attenzione su un’unica grande opera che farà dell’Italia la piattaforma logistica del gas per il Nord Europa, il cosiddetto “hub del gas”: la nostra penisola diventerà deposito di gas e pista di passaggio gasdotti diretti in nord Europa, principalmente Germania, con devastazione di un ambiente già a rischio sismico e idrogeologico.
(altre info su https://augustodesanctis.wordpress.com)
Ricordiamo, visto il poco risalto che i media danno all’argomento, gli incidenti avvenuti nei gasdotti italiani negli ultimi anni:
15/01/2004 per una frana esplode gasdotto Snam a Montecilfone (Molise)
11/02/2010 per uno smottamento esplode condotta Snam a Tarsia (Calabria)
18/01/2012 esplosione durante manutenzioni a Tresana (Massa Carrara)
20/07/2013 per una frana esplode un metanodotto a Sciara (Sicilia)
10/12/2014 incendio nella centrale gas metano Snam vicino Ravenna
06/03/2015 esplosione condotta a Mutigliano (Abruzzo)
09/05/2015 esplosione metanodotto Snam a Roncade (vicino Treviso)
20/11/2015 esplosione per cedimento strutturale a Sestino (Arezzo)
L’incontro di Colfiorito è stato organizzato per parlare di “Gasdotto e terremoti; diritti delle popolazioni e difesa dei territori” e si avvarrà, alle ore 10:00, dell’intervento del geologo Francesco Aucone. Nel pomeriggio sarà effettuato un sopralluogo in Val di Chienti e a Visso.
Pertanto, l’iniziativa è una occasione importante per informarsi e tentare di difendere il nostro territorio, contro le multinazionali che sono potenze al di sopra di Enti locali e, forse, dello Stato stesso: Domenica 2 aprile alle ore 10:00 presso la sede del parco Regionale di Colfiorito in via Adriatica (ex Casermette, dietro al supermercato Coal) Colfiorito (PG)
Info e adesioni: umbria@mountainwilderness.it; tel.: 347.3044857
Simonetta Borgiani
29 marzo 2017