Si sono appropriati
d’ogni mia sostanza.
Non della chiave dei miei sogni!
L’ho nascosta
dentro un vecchio baule
sotterrato d’ombra
che s’apre solo sospirando.
Di notte
quando ogni luce vacilla
corro a cercarla
e me la stringo al petto.
Allora
le voci son lì
come un profumo.
È come un’eco
di voci intemerate
che d’incanto s’accendono
nel buio.
Com’è dolce
ritrovarsi nei sogni!
Com’è consolante
ascoltare!
O voi
custodi monotoni
di notturni fanali
non disturbate!
I sogni
mi appartengono!
16 febbraio 2017