Nelle zone del maceratese c’erano numerose sorgenti di acqua salata, per esempio a Penna San Giovanni o a Petrolo, e c’era una tassa sul sale… salata!Molte persone, per lo più donne, con la brocca in perfetto equilibrio sulla testa, spesso all’imbrunire, si recavano ad attingere acqua da queste sorgenti per poi estrarne il sale. I finanzieri vigilavano su questi corsi d’acqua, pronti al sequestro dell’acqua salata e a elevare multe. Generalmente gli appartenenti al corpo della Guardia di Finanza erano meridionali per cui, quando correvano dietro alle “ladre di sale”, gridavao loro: “Se tté cchjàppe… se tté chjàppe…”. Le donne, nel momento in cui erano abbastanza lontane da sentirsi al sicuro rispondevano: “Sètte chjàppe fa’ tre culi e ménzi!”
04 febbraio 2017