Sono passati poco più di otto mesi da quell’incredibile cavalcata lunga 50 km di marcia che, a Catania, ha portato Michele Antonelli sul gradino più alto del podio!Il crono finale è stato di 3 ore 56’57”, con un miglioramento di oltre 7’ dalla sua priometri sull’asfalto di Rotacupa e dintorni, un’altra avventura ci attende! L’obiettivo è fissato per l’8 ottobre ad Andernach. Si ritorna in terra teutonica dove tutto ebbe inizio nel 2015 quando arrivò nono con un tempo di poco superiore alle 4 ore e 4’. La prova questa volta la si affronta per un crono di livello mondiale!
Il viaggio
La trasferta si è organizzata come ai vecchi tempi: tutti sul camper guidato dall’ex maratoneta e sparring partner all’occorrenza Vitangelo Corvatta. Con lui, Michele, il suo tecnico Diego Cacchiarelli e il sottoscritto, assistant coach e, per l’occasione, cuoco! Gli oltre 1200 chilometri che ci separano dalla piccola, storica cittadina distesa sul Reno sono divisi in due tappe. Il mercoledì si parte appena fatto pranzo con la sosta prevista poco prima del San Gottardo in territorio svizzero. Tutto procede come da copione e il giovedì ci si ferma, appena varcato il confine con la Germania, per concedere a Michele una sgambatura. Appena usciamo dall’autostrada ecco la pista ciclabile di un accogliente sconosciuto paesino che ci presenta anche un bellissimo campo da calcio in erba, non recintato e un incredibile, per noi, campo da calcio per gli allenamenti nella cara vecchia tennisolite (vecchi riordi dello stadio della Vittoria!)
L’arrivo ad Andernach
Nel tardo pomeriggio si arriva ad Andernach; qui il clima è decisamente cambiato, siamo in pieno inverno con 6-7°! Breve passeggiata e poi cena con sottofondo della Rai. Intorno a noi decine di camperisti tedeschi e olandesi stanno a testimoniare la valenza storica del luogo in cui siamo; qui infatti si trova uno dei tanti famosi castelli che costellano il fiume Reno. Una via d’acqua oggi, come ieri, transitata continuamente da chiatte che trasportano merci di ogni tipo. Il venerdì mattino è previsto l’allenamento di rifinitura dopo i consueti due passi. Incontriamo a metà strada i ragazzi delle Fiamme Gialle, bastano alcuni sguardi per non avere alcun dubbio: sarà gara vera e dura! D’altra parte Michele ha uno scudetto verde-bianco e rosso grazie a tenacia, determinazione e preparazione ed è venuto sin quassù per dimostrare di esserne degno! Nel pomeriggio decido di comprarmi una cuffia, la temperatura è sempre più rigida e un gelido vento spazza la città.
Preparativi pregara
Terminata la cena inizia la prima incombenza pregara: la preparazione dei rifornimenti (maltodestrine, sali minerali e gel vari). Quindi è il tempo della suddivisione dei compiti. Come consuetudine il mio è tenere d’occhio il tabellone delle ammonizioni, Vitangelo, invece, sarà con Diego ai rifornimenti perché dovrà anche trascrivere i crono dei vari passaggi. Poi è il momento della tattica di gara, sicuramente non sarà attendista come quella siciliana! In-fine alle 22 si spengono le luci, è il momento di riposare, la sveglia sarà alle 6! Molti pensieri affastellano la mente, tutti gli incitamenti giunti via sms e via web, di amici e conoscenti, domani ci saranno di aiuto! Sarò in grado di rivivere, anzi, saprà Michele farmi ritornare a quelle incredibili emozioni di Catania che mi accompagneranno per tutta la vita?
La gara
È sabato finalmente, dopo una colazione, veloce per noi ma molto ricca per Mike, e la sistemazione degli ultimi dettagli ci avviamo verso il campo di gara che dista solo qualche centinaio di metri dalla nostra base. Sono fatti sotto una tenda dell’organizzazione i primi esercizi di riscaldamento, oltre al freddo pungente, 4 gradi, piove! Finalmente gli atleti vengono chiamati dallo starter, è il momento della verità! Partono tutti insieme: ventisti, trentisti, cinquantisti, uomini e donne. La pioggia insiste vedere quei ragazzi in pantaloncini e maglietta aumenta la sensazione di freddo. I primi 10 km passano in fretta ma forse il riscaldamento non è stato perfetto, non dimentichiamo che nel giro di 48 ore siamo passati dai 25° ai 4°, e così alla soglia dell’ora arriva una giusta ammonizione, sarà l’unica della gara! Mike dimostra che i miglioramenti cronometrici sono di pari passo seguiti da una grande maturazione psicologica, gestisce bene la situazione e man mano che scorrono i minuti l’azione di marcia si fa più regolare e sciolta! E intanto ci esorta pure a essere più rilassati e sorridenti: un’altra piccola lezione di vita!
Una gara in crescendo
Dopo i 15 km smette di piovere e addirittura si intravede uno spicchio di cielo azzurro! Tutto ora fila via liscio e tranquillo, sta girando forte ma si sa nella 50 km può succedere di tutto. Si superano i 20 poi i 30 ed al 35° km Mike aggancia e supera l’inglese, ora è 3°! Non bisogna sbagliare il dosaggio delle energie, non bisogna sbagliare i rifornimenti, figuriamoci poi con questa temperatura che fa consumare ancora più calorie! Con Vito mantengo, a stento, la consegna dataci dal “ragazzo” di non urlare fino al 45° km però a sorpresa troviamo fra i tifosi più scalmanati una professoressa del Canton Ticino che insegna italiano ed è sposata con uno degli organizzatori! Ci dirà poi che ha due fratelli accasati in Italia e che quest’anno è venuta giù per andare all’Arena di Verona e allora ne approfitto per pubblicizzare il “nostro MOF”! Quando ci avviciniamo all’ultimo 5000, con un crono che sa di favola, un raggio di sole squarcia la distesa di nuvole: è il segno che gli Dei sono con noi!
È podio!
Finalmente le nostre voci si fanno “sentire”! Quando suona la campana che segnala l’ultimo giro l’emozione è grande; è valsa la pena prendere le ferie per accompagnare questo splendido giovane capace con 3 ore 53’08 di siglare la 3^ prestazione italiana di sempre degli under 23 dietro i medagliati olimpici e mondiali Schawzer e Perricelli! Inoltre è terzo sul podio, migliore atleta straniero, ben 11 minuti sono stati limati dal debutto del 2015, Andernach rimarrà nei nostri cuori e nelle nostre menti! Gli italiani possono essere fieri del loro Campione Italiano! Il lavoro svolto sotto la guida di Diego Cacchiarelli in collaborazione con i dottori Mariano Avio, Barbara Rossi e il fisioterapista Andrea Cocchi ha pagato!
Il ritorno
Finalmente la tensione si scioglie e dopo un veloce pranzo si riparte per casa con sorrisi per tutti e messaggi via sms e web a iosa! Ne approfitto per dare una lezione a carte ai compagni camperisti! Si “marcia” fino in terra elvetica quando ci concediamo come premio una ottima pizza! L’ultima volta era stato al ritorno, sempre felice e vincente, da Catania poiché Mike è molto ferreo nel rispettare la dieta! La notte ora è tranquilla e leggera, la domenica mattino presto, mentre tecnico e atleta ancora dormono, ripartiamo alla volta dell’Italia. Vito pilota e io navigatore. Il clima è più mite e si riparte con i “sogni”. Il 2017 significa prima Coppa Europa nella Repubblica Ceca e poi Mondiali in Inghilterra: obiettivi dichiarati. Nel mezzo ci potrebbe essere una Laurea alla facoltà di Scienze Motorie di Urbino. Direbbe Eduardo: “Gli esami non finiscono mai!”. Ora un ringraziamento per la collaborazione va alla Garmin Italia, all’Ottica Cotognini e ai fornitori di materie prime: l’Azienda Agricola Michele di Emanuele Michilli e Il Forno di Matteo Paparelli. Fantastica storia è la vita!
19 gennaio 2017